UNA NUOVA LINEA
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alicevr
iris
punkie
Chiara
Valeria
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Re: UNA NUOVA LINEA
iris ha scritto:Guarda ti sembrerà strano ma per me è stato solo un fatto emozionale.
la scelta culturale non mi ha colpito in questo caso.
per culturale intendo dire che se hai la capacità di provare qualche cosa per queste cose generalmente imposti naturalmente anche il resto della tua vita su determinati comportamenti..senza iscriversi al partito dell'eticamente corretto però sai la sensibilità ti guida in questa e quella direzione di solito è difficile che si creino degli scompartimenti stagni non so se mi spiego bene ;-)
alphafarfallina- Moderatori
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Re: UNA NUOVA LINEA
La crudeltà è innegabile, alphafarfallina, Hai ragione, e non è "gentile "nemmeno tirare il collo al pollo che ti razzola vicino casa. Questo è certo, come non lo è sottrargli il suo ovetto per mangiarselo e non far nascere il pulcino, o pescare quel povero polpo/spigola/acciuga o costringere una mucca a produrre latte più a lungo di quanto farebbe non per nutrire il suo vitellino ma noi. Per questo dicevo che l'unica scelta corretta pare a me che sono ben lontana da certe scelte, quella vegana: non mangi per un dato culturale "niente che abbia a che fare con la vita animale". PEcato che per il poco che ne so crei diversi problemucci a livello di salute risolvibili solo con integratori vari e sia assolutamente sconsiglaibile nella fase della crescita
LA crudeltà però esiste ed è un dato ineliminabile nella vita di tutti i giorni di tutti noi. Lo siamo tutti, qualcuno o qualche volta volontariamente, spesso involontariamente. Si può scegliere di non esserlo ora con riguardo acosa si mangia, ma difficilmente non lo si sarà, anche nei confronti di quella stessa, bestia, per altre ragioni. Tuto è smepre una questione di scelta non credi?
Io, per esempio, se dovessi scegliere se mangiare un maiale d'allevamento o un cinghiale colto da una fucilata nel bosco, voterei per il secondo. Ho discusso a lungo della cosa a una cena e mi hanno accusata di essere perfida, perchè il maiale "è nato per quello" il cinghiale no "era libero". Lo stessoa rgoemtno, ma ribaltato, è alla base della mia scelta: il cinghiale ha fatto una vita sana, libera e felice finchè ha potuto, il maiale ha solo sofferto e poi è morto.
Detto questo, a me i vegetariani stanno simpatici e io per prima mi abbuffo di verdure più che volentieri, l'offerta non è poi così diffusa, hai ragione, ma qua a Firenze si trovano diversi localini che fanno il vegetariano e alcuni non sono affatto male.
LA crudeltà però esiste ed è un dato ineliminabile nella vita di tutti i giorni di tutti noi. Lo siamo tutti, qualcuno o qualche volta volontariamente, spesso involontariamente. Si può scegliere di non esserlo ora con riguardo acosa si mangia, ma difficilmente non lo si sarà, anche nei confronti di quella stessa, bestia, per altre ragioni. Tuto è smepre una questione di scelta non credi?
Io, per esempio, se dovessi scegliere se mangiare un maiale d'allevamento o un cinghiale colto da una fucilata nel bosco, voterei per il secondo. Ho discusso a lungo della cosa a una cena e mi hanno accusata di essere perfida, perchè il maiale "è nato per quello" il cinghiale no "era libero". Lo stessoa rgoemtno, ma ribaltato, è alla base della mia scelta: il cinghiale ha fatto una vita sana, libera e felice finchè ha potuto, il maiale ha solo sofferto e poi è morto.
Detto questo, a me i vegetariani stanno simpatici e io per prima mi abbuffo di verdure più che volentieri, l'offerta non è poi così diffusa, hai ragione, ma qua a Firenze si trovano diversi localini che fanno il vegetariano e alcuni non sono affatto male.
ciacco-
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