UNA NUOVA LINEA

alicevr ha scritto:

sottolineo il STA DIVENDANDO UN'OSSESSIONE... l'hai scritto tu, non io.. 5 kg non si perdono nemmeno in un mese con una dieta ipocalorica equilibrata!

L'ossessione x il cibo (questo c'era scritto nel post sparito) spesso nasce da insicurezze congenite piuttosto forti e difficili da gestire. Io stessa nei momenti di crisi mi "fisso" sull'alimentazione, perchè certi problemi non vengono mai superati completamente. Quindi ti consiglio di usare delicatezza quando parli di certe cose, perchè spesso i motivi che portano a diete "forzate" non sono legati al voler esser belle a tutti i costi ma ad un qualcosa di molto molto più profondo ...

...ma solo a me piace mangiare?!?
A parte questa parentesi, mi sa che Chiara ha ragione.

IO amo mangiare mi sto facendo 2 cotolette con le patate

anche io adoro mangiare

Meno male che sono in buona compagnia!

Ma ci sn anch'io tra gli amanti del cibo soprattutto quando si parla di dolci!!!!!!!!

Alla domanda sul piacere del mangiare non rispondo neanche (faccina sorniona). Dico solo che secondo me il mondo si divide in quelli che si nutrono e in quelli che mangiano. I primi hanno un approccio "bestiale" (e più facilità di andare incontro a privazioni senza soffrire) i secondi un approccio affettivo-culturale (e una dieta è un lutto)
Detto qusto, credo che il problema di chi non ha un bel rapporto con il cibo non sia tanto legato all'amore o all'odio quanto all'incapacità di vivere la cosa con serenità ed equilibrio, per cui, senza cadere nelle vere patologie, ci si abbuffa come porci e poi ci si autopunisce vivendo di insalata scodita per giorni oppure si sviluppano vere idiosincrasie. Ho un'amica che usa il cucchiaino da caffè per dosare l'olio anche al ristorante, ma vive di brioche e cappuccino e non è possibile spiegarle che così ingurgita un sacco di grassi animali o vegetali idrogenati il che è pure peggio), mentre l'olio evo a crudo le farebbe solo bene. E' così e basta.

Alla fine la questione è una sola: si è quello che si mangia, senza mangiare non si campa, e la sensazione di avere il controllo totale della propria (e dell'altrui vita) passa anche e soprattutto dal controllo sulla propria alimentazione. Spesso chi ha la sensazione di esserci riuscito , di avere tutto sotto controllo, perchè riesce a privarsi di quasi tutto è colui che in realtà non controlla niente perchè è schiavo del cibo, ne è ossessionato e non ha altri pensieri.

Quoto pienamente ciacco. Più volte nella vita mi sono trovata in queste situazioni, mi piaceva avere la mia vita a portata di mano completa. inoltre credo che spesso è l'insoddisfazione personale a generare questo rifiuto del cibo: è come se ci si volesse "punire": io sono una fallita e non merito di mangiare. Ciascuno dovrebbe riuscire a schiodarsi da questi preconcetti assurdi verso sè stesso ed amarsi di più (io per prima)

Forese tu lo vivevi come una punizione per il tuo essere una fallita, ma non è sempre così, qulacuno si sente onnipotente, libero dal vincolo animalesco del cibo ( c'è chi confessa di trovare digustosa l'idea di sporcare con il cibo il suo corpo immacolato), insomma signore del mondo. Spesso poi è solo un grido di disperazione e di aiuto, o la propria dichiarazione di resa rispetto ad un mondo che non si sa gestire. Però si entra nel mondo delle "malattie". Trovo che il fenomeno sia molto più diffuso, e abbia anche ragioni biecamente commerciali. Un po' come quello legato all'ossessiva pulizia personale e degli ambienti che va così di moda ora. Ho visto una pubblicità che mostra una signora preoccuapta di eliminare i batteri che girano in casa sua e che è assai solleva nello scoprire un aggeggio che le garantisce di eliminarne il 99%, un'altra dove si consiglia di alvare sempre la verdura con l'amuchinao di lavare i panni con un disinfettante...perchè? mah

...ecco io appartengo sicuramente alla seconda categoria (affettivo-culturale).
Faccio fatica a capire bene la "dinamica" del controllo, perchè per me mangiare è sempre e è tuttora un vero piacere! (da buon Toro ascendente Toro, amo i piaceri della vita!)
E non mi sono mai fatta "paranoie" di nessun tipo, forse perchè sto abbastanza bene con me stessa.
Mi dispiace quando sento storie estreme di persone schiave del cibo.
Il termine greco "dìaita" significa tenore, modo, regola di vita.
Siamo noi che abbiamo dato un'accezione negativa al termine "dieta", nel senso di "privazione".
Infatti seguire una regola anche nel mangiare vuol dire essere equilibrati, senza strafare ne per eccesso ne per difetto.

Ari-eccomi.
probabilmente il mio post è stato frainteso da qualcuno......
A me piace mangiare, sopratutto i dolci....in questo periodo in cui prendo il treno la mattina (per chi non lo sapesse sono di novara) per venire a milano a lavorare, riprenderlo il pomeriggio, tornare a novara, poi andare a vercelli per il corso e tornare la sera a casa alle 22 per poi ricominciare la mattina alle 06.30, il mio metabolismo (pur mangiando, non pensate male....)sta delirando....io mangio e lui non assimila.
All'inizio (effettivamente dovevo perdere qualche kg, ma non me ne sono ai fatta un problema...al mio fidanzato piaccio sempre e comunque) ero tutta contenta, ora però sta diventando 1 ossessione...certo, una nuova linea non mi fa schifo, però sarà il periodo, sarà lo stress ma sta andando così.
La foto che ho messo come avatar, mi piace tantissimo, ma ero fisicamente uno scriciolo....50 kg bagnata e con un carrarmato in tasca, ma anche li, mangiavo e non mettevo su un etto (quando si dice metabolismo impazzito).
Non ho mai creduto nel peso ideale, o nei canoni standard di peso, perchè credo che ogniuno di noi, abbia qualche caratteristica a sè, che non permette di avere un canone uguale per tutti.
Personalmente, quest'inverno ho messo su qualche kg (mmmm...forse un pò di + di qualche), ed il mio fisico me lo faceva sentire causa mancanza di fiato, stanchezza ecc...ho le ossa molto ma molto piccole per cui se esagero con i kg, mi sento davvero poco in forma.Ho amiche, invece, che pur essendo pienotte, stanno benissimo, e si vede. le loro ossa sono molto grosse e stanno comunque bene.
Il peso ecc....è qualcosa di davvero troppo personale per essere stabilito a priori da qualcuno.

Accetto volentieri ricette varie per fare cenette romantiche con il mio amore per festeggiare la nostra fantastica convivenza. UNA COSA PERò DEVO SOTTOLINEARLA...RAGAZZE NON SO CUCINARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! QUINDI NON COSE TROPPO DIFFICILI!!!!!!!!!!!

Chiedi e ti sarà dato...pesce o carne, garantisco 30 minuti, 40 al massimo per una cena (di pesce mi viene meglio) . Quanot al dolce 5 minuti + la cottura (ma quell anon la fai tu no?)

anche io sono negata in cucina

mmmmm
la sottoscritta non mangia ne carne e ne pesce.....
il mio amore però adora la carne!
dai che è la volta che imparo a cucinare....

Ok no problem posso provare anche con il vegetariano (purchè non sia vegano)
Solo che se c'è tanta robetta da pilure ci può volere quanche minuto in più

vegano????
oddio..che roba è????
il bello è che NON sono vegetariana, ma la carne è mia nemica

Vegani sono quelli che non mangiano niente che abbia origine animale, quindi non solo la carne (o il pesce) ma neanche latte, uova, miele e pappa reale e ovviamente derivati. Rigidini non trovi? MA forse gli unici davvero in linea con il concetto di rispetto per ogni forma di vita
Comunque, t el'ho detto, no problem, faccio un meraviglioso e facilisismo soufflè di formaggio (smile)

io sono stata per ben 14 anni vegetariana. Ho iniziato ad odiare carne e pesce all'età di 8 anni (ora ne ho 22). Ho iniziato a mangiare di nuovo senza alcun motivo forse la mia "missione"era terminata.

Il mi amore verso gli animali non è svanito, anzi, ma l'evoluzione nella vita penso sia giusta.
Forse inconsciamente avevo bisogno di nutrirmi di carne, ma come prima morso non ho avuto rigetto.

Non so iris se ti sentivi così hai fatto bene. Io la carne l'ho sempre mangiata e del pesce sono ghiottisisma, ma soprattutto in casa mangiamo verdura. Dipende dai gusti, dalle esigenze, dalle idee. Non ho grossi preconcetti. PEnso che bisogna ascoltarsi ed accettare la realtà dei fatti e la natura senza forzarla in un senso o nell'altro. E penso che l'esperienza vissuta conti molto. HO visto portare pulcini in seno e ammazzare polli dalla stessa amorevolissima persona, forse è per questo che non ci vedo contraddizione ma accettazione della ruota che tutti coinvolge. Quello che non accetto è la crudeltà

...anche a me è capitata come a Iris.
Forse perchè stando più a contatto con la natura, ho capito certo meccanismi.
Anche per me l'amore e il rispetto enorme che ho per gli animali non è cambiato.

sapete che non so proprio in che categiìoria potrei inserirmi????
non mi piace la carne, non mangio pesce, adoro le uova, il formaggio, il prosciutto, le verdure...ADORO LA PASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.
Comunque sia, mi sono sempre cibata con cose che mi piacessero.
Riguardo agli animali, mi piacciono, li adoro, di qualsiasi natura essi siano, e GUAI A CHI LI TOCCA. potrei diventare una iena.
Se solo mi trovassi face to face con qualcuno che maltratta animali...beh....SI SALVI CHI PUò!!!

valeria io ti consiglio di trovare un rimedio magari con la medicina alternativa non so che dici?

ciacco ha scritto:Non so iris se ti sentivi così hai fatto bene. Io la carne l'ho sempre mangiata e del pesce sono ghiottisisma, ma soprattutto in casa mangiamo verdura. Dipende dai gusti, dalle esigenze, dalle idee. Non ho grossi preconcetti. PEnso che bisogna ascoltarsi ed accettare la realtà dei fatti e la natura senza forzarla in un senso o nell'altro. E penso che l'esperienza vissuta conti molto. HO visto portare pulcini in seno e ammazzare polli dalla stessa amorevolissima persona, forse è per questo che non ci vedo contraddizione ma accettazione della ruota che tutti coinvolge. Quello che non accetto è la crudeltà

la crudeltà però è innegabile per quanto riguarda la produzione della carne e anche l'allevamento degli animali da uova latte ecc
sai un conto è vivere in campagna e tirare il collo alla gallina un conto è la produzione su larga scala...dove si sa avvengono cose veramente trucide,ci sono tanti filmati che lo testimoniano.
La scelta vegana è forse estrema, però quella vegetariana credo sia molto più praticabile anche se non capisco perchè in Italia i cibi "alternativi"si paghino a peso d'oro, per esempio i cibi biologici di qualità si trovano solo in piccoli supermercati ma costano molto, mi piacerebbe se ci fossero poi bar e ristoranti biologici come una cosa normale come accade in molti altri paesi, purtroppo siamo ancora fermi al baracchino con la salamella.

Il fatto di essere vegani o vegetariani è una scelta culturale, non è solo dire divento vegetariano perchè amo gli animali, è uno stile di vita.

Guarda ti sembrerà strano ma per me è stato solo un fatto emozionale.
la scelta culturale non mi ha colpito in questo caso.