Meglio amare e aver perduto o non aver amato mai?

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E voi come vi comportate? vi buttate con passione in tutto ciò che la vita vi offre o scacciate con freddezza ciò che non credete possa avere un futuro?

sono piuttosto calcolatrice... Le mie decisioni/azioni sono sempre ponderate...

Sentimentalmente nella mia vita ho amato solo una persona: il mio attuale ragazzo ed è stata dura ammetterlo.
Ho perso la testa a 15 anni per un tipo niente male...: un calciatore bello, capace, ma non ballava...5 anni di tira e tira fin quando ho deciso di troncare e trovare una posizione sentimentale più stabile.
quello è stato un colpo di fulmine. Forse il primo sperando che sia l'ultimo.
E' bello nel momento In cui tutto prende il verso che si spera: ma poi? quanto finisce la cotta e nasce qualcosa di più profondo???
NON VA.
Il mio garçonne l'ho conosciuto grazie ad amici in comune, dopo mesi di frequentazione siamo usciti per una serata a 2, dopo una settimana avevamo già formato una coppia.
Non mi posso ritenere fortunata perchè lo sono di più, ma non vi nego che vedendolo dopo più di tre anni quel ragazzo, riesce ancora a farmi "felice"!

ma solitamente cerco sempre una strada che mi gratifichi e che in cambio mi dia qualcosa e per trovarla tendo a calcolare sempre.
Per adesso m'è andata bene, ma mi piacerebbe essere più impulsiva.

Io sono molto fatalista al riguardo. Oddio. Forse non si tratta della parola giusta. Alla fine, il karma non è il destino, ma è l'insieme di quelle sfide che noi, nella nostra esistenza, dobbiamo compiere per arricchire il nostro essere, far crescere la nostra anima. niente di ciò che arriva è per caso. Si tratta comunque di un "hic et nunc" volutissimo dai meccanismi propri dell'esistenza umana. Io ho amato al punto da distruggermi e nonostante più volte abbia mormorato "maledetto il giorno che ti ho incontrato" non ne sono pentita, poichè tutto questo mi è servito per diventar la persona che sono, perchè senza Youssef non ci sarebbero state tante altre cose, e credo che sia giusto che lui sia stato lì in quel momento . e che io sia stata lì in quel momento. Per lui. E nonostante la sofferenza è un rapoprto che rimarrà nel cuore. E forse, una volta superati i nodi karmici, si potrà essere amici. Ma adesso bisogna fare i conti con i propri difetti e i propri limiti, è giunto il momento di crescere e maturare, ciascuno x la propria strada

Mmm. io non mi innamoro mai. ma se per caso mi innamoro è la fine. la prima e unica volta in cui mi sono davvero innamorata ero una bimbetta romanticona di quelle che "ogni lasciata è persa" ed ero pronta a fare, ed ho fatto, di tutto di più per il ragazzo amato, financo aspettarlo mesi e mesi...e mesi...staccarsi da lui è stato un trauma lacerante, anche perchè il tira e molla, anche se parzialmente a senso unico, andava avanti da anni. una vera droga, con (quasi) gli stessi effetti distrutivi, ero sull'orlo del delirio mistico in certi momenti . ma da quando sono uscita dal tunnel sono come nuova. sono ancora molto romatica, ma sono diversa, sono più calcolatrice, più egoista e più consapevole. e ora so che quando non va non va, e niente al mondo può farlo andare. credo un pochino di più in me stessa, ho potuto rivedere tutto quello che ho vissuto in chiave più oggettiva, e ora ci penso due volte a fare una pazzia in nome dell'amore, o a lanciarmi pericolosamente in storie folli. ultimamente ho la possibilità di iniziare una storia un po' folle e difficile, ma mi sono stupita di quanto sia diventata cauta e di quanto pensi di più al mio bene, prima che al "di lui" bene (come avrebbe detto un dante più secolarizzato, io ero una di quelle che anteponeva l'amore al mio benessere). forse è perchè non mi sono ancora ri-innamorata, o forse è solo che sto crescendo. alla fine quindi meglio aver amato, perchè si sa a cosa si va incontro e ci si tutela meglio, anche se penso che in un modo o nell'altro si è sempre vulnerabili, se non nei sentimenti, nell'orgoglio. e poi innamorarmi mi ha cambiata, e in meglio, rispetto a come ero prima. senza contare che il ragazzo in questione lo sento ancora oggi perchè siamo rimasti amici e gli voglio un bene dell'anima (anche se più e più volte l'ho maledetto )

Argomento complesso. (e del cazzo, aggiungerei, ma questa è un'altra cosa...)
Posso dire di essermi innamorato veramente un paio di volte, credo, per il resto, solo invaghimenti.
Sono piuttosto semplice a questi ultimi, anche se non sono il tipo da stare con i piedi in quindici scarpe, come alcuni fanno.
Diciamo che ultimamente sono un po' restio a lasciarmi andare, sono un po' stufo a causa di esperienze passate.
Prima avevo la paranoia di non piacere, negli ultimi 2-3 anni me la sono tolta, anche se rimango sempre pessimista andante, specie per la mia timidezza.

Rispondendo alla domanda, volendo citare Faber, "e mi dico, è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati".

E questo vale per tante altre cose, nella vita.

Io rispondo in maniera netta che è sempre meglio amare, anche se poi può finire. L'amore è una forma di espressione, una chiave di lettura del mondo, una dimensione dell'esistenza che permette all'essere umano di accedere ad una serie di emozioni che altrimenti resterebbero ignote ed inimmaginabili. E, aggiungo, scrivo questo mentre sto tentando di riprendermi da una delusione brutta brutta, di quelle che lasciano il segno anche quando tutto ha smesso di scorrere.
In questi giorni mi sto rendendo conto che il vero sforzo che sto facendo non è quello di accettare la disfatta, non è quello di non essere più centrale nella vita di una persona ma di essere diventato "periferico", né ancora quello di mettermi l'anima in pace e lasciare che tutto, come appena detto, scorra nel modo più ineffabile.
Sto difendendo invece la mia visione della vita, una visione che si alimenta di una poesia che nulla ha a che fare con il romanticismo più deteriore bensì con tutto ciò che rende la vita non un susseguirsi di concatenazioni causa-effetto.
L'amore ha bisogno di una sola cosa: di essere amato. Ed in questo amore dell'amore la base si situa nel rispetto verso questo sentimento, che guida le azioni degli uomini e conferisce ad esse significato e leggibilità.
Le storie finiscono. Gli amori pure. L'amore, mai.

Credo un po' si possa evincere dall'articolo ma a questo punto mi va di dire la mia:

Io tendo a buttarmi nel fuoco, sempre e comunque, e ad affezionarmi profondamente alle persone che incontro, senza riserve.

L'unico casino è che mi faccio molti più problemi del dovuto per l'altra persona e quindi non riesco ad essere del tutto sereno e a vivere "alla giornata".

Però, comunque vada, conoscere una persona in intimità è sempre un'esperienza bellissima.

W le donne, W l'amore!

Matti te ne devo raccontar una poi

Ovviamente è sempre meglio avere amato.
Un po' come è meglio mangiare che stare a guardare direi.
PErò io non ce la potrei fare a "buttarmi".
MAgari dipende dal concetto di amore che per me è un cosa che nasce e cresce nel tempo per cui, qualsiasi sia il feeling e per quanto sia potente, è storia diversa rispetto all'amore.
Diciamo che mi piace(va) parecchio giocare, scherzare, corteggiare (e farmi corteggiare), che ho sempre cercato di non fare intendere una disponibilità superiore a quella vera ma ho molto indagato il mio lato sensuale e ancora oggi non me ne vergogno.
Detto questo, mi ci vuole una vita prima di spogliarmi metaforicamente e no quindi, non mi sono mai buttata.
Ho perso buone occasioni, di sicuro, ma non faceva per me

meglio avere amato, ovviamente.
Se si vive senza amare e senza emozionarsi, un domani cosa ricorderemo?
Però certo, dipende dalle situazioni, o meglio... da cosa si rischia....

l'amore ed i sentimenti sono qualcosa di estremamente personale,ognuno li vive come crede e sente di farlo
ma una cosa è verissima,purtroppo lo dico perchè ne ho fatto esperienza,meglio non avere mai rimpianti!!!!è bruttissimo i rimpianti ti logorano dentro e per tutta la vita ti chiederai "ma se avessi" "chissà se" ecc....

Secondo me ci sono situazioni che ti spingono a buttarti e altre invece per cui forse senti che non ne vale la pena. E se è così, forse non ami. Stasera ho avuto un'avance da un uomo a cui voglio bene e che mi piace, ma l'ho respinto perchè è fidanzato. Eppure nella vita ho affrontato (e affronterei) ben di peggio. Figuratevi che per amore sono finita in depressione, e questa persona è ancora nella mia vita ...

Amare, amare, mille volte amare. Soffrire? Ci può stare. Ma sono le emozioni, positive e negative, quelle che ci faranno ricordare del passato. Chi non ha sofferto per amore? Anche io, quindi. Tanto, tantissimo, probabilmente troppo. Oggi QUELLA (non)storia è più che passata, e "voltandomi indietro" vorrei riviverla, senza cambiare una virgola, anche se non ho ottenuto assolutamente nulla. Ma, a guardarla oggi, è stata bellissima così.

Il non-amare non è la soluzione al problema... semplicemente perchè il problema non sussiste, si evita. E domani? Cosa resterà nei nostri ricordi, se nulla abbiamo provato? No, non ne vale la pena.

Amate, gente, amate!


PS: Se vi interessa, io posso amarvi previo appuntamento. Chiamate al 320/57......... (Ma quanto sono idiota?!)

Giusto Salvo, in generale per risolvere un problema la cosa migliore non e' evitarlo, ma passarci attraverso...

Amare, sempre e comunque. Perchè il contrario di amare non è odiare, è aver paura di vivere.
Se si ha paura del magico che si nasconde nella vita...allora si parla di esistere e non di vivere secondo me.
Ho amato e ho preso un paio di belle mazzate pesanti nella vita, ma ho imparato che una volta ripreso il mio cuore è diventato più grande e più forte, saggio no, altrimenti non continuerebbe a battere con la stessa forza e non lo chiamerei più cuore ma pompa sanguigna.
Ho amato anche con premesse di limiti temporali, perchè ci si voleva bene comunque e chissà che le cose nel giro di un anno non sarebberp cambiate, ne valeva la pena, di vivere intendo.
Per andare sul banale citerei "Non importa quanti respiri fai nella tua vita, quello che conta sono i momenti che il respiro te lo tolgono", ma credo abbastanza in questo aforisma.
Vivere sempre gettando un occhio al fattore rispetto altrui, ma potersi guardare indietro senza rimpianti è importante, non andare dormire pensando "chissà come sarebbe stato..." perchè se una persona conta sul serio nella vita il come sarebbe stato non può esistere nella tua testa, le devi provare tutte fino a convincerti che sarebbe stato peggio se tutto va male.
Io la penso e l'ho vissuta sempre così

quoto pienamente....

E' meglio avere amato,se non altro per non vivere in eterno nell'illusione degli amori perfetti...rendersi conto che prima o poi una amore,sia dopo giorni o dopo anni,si incrina per qualcosa;nemmeno per un infausto evento esterno,ma anche solo per la banalità dell'abitudine alla reciproca conoscenza;le persone affettivamente sono come miniere,che prima poi vanno a esaurirsi..solo chi non ha ancora sofferto x amore ha fiducia assoluta in esso.Non sono un pessimista,ma penso che sia così che vadano le cose...

Comunque secondo me,beato chi ha conosciuto l' amore e ne ha sofferto,e beato chi non l'ha ancora conosciuto e sogna miracoli...