EUTANASIA

Scusate se mi intrufolo in questa sezione però avendo perso da poco mia nonna, fortunatamente ha sofferto poco....mi è venuto in mente il tema dell'eutanasia e inizialmente ho pensato: fa molto male vedere una persona a te cara che soffre però in seguito mi sono chiesto, se avrei avuto il coraggio di staccare la spina della macchina che la tiene in vità e non mi sn dato una risposta....voi siete pro o contro l'eutanasia?

Innanzi tutto non ti intrufoli, il forum è aperto a tutti, è per il sito che devi aver il beneplacito al gestore dell'area. Cmq io sono a favore dell'eutanasia perchè credo che per rimanere in vita non siano sufficienti le funzioni organiche, ma anche la dignità della persona. L'accanimento terapeutico annienta la natura dell'uomo, va oltre i suoi diritti umani, lo rende simile ad un vegetale. E questo non è giusto. Giovedì scorso mia mamma ha dovuto far sopprimere il mio cane ed è stata una sofferenza terribile anche se icuramente non paragonabile a quella di Jacopo per la nonna. Anche questa è una forma di eutanasia se ad un animale di 16 anni collassano i reni, non mangia e non riesce a star dritto. Perchè farlo soffrire, poverino? Questo dovrebbe valere anche per li umani.

purtroppo hai fatto la cosa migliore.....il cane di un mio amico gli avevano diagniosticato un tumore ma l hanno salvato in tempo.....

I vorrei morire se mi trovassi nella situazione di non essere più in grado di vivere e, soprattutto, se non fossi consapevole di me stessa.
Non potrei però fare staccare la spina a nessuno. Non lo ritengo giusto e non sarei in grado di prendere una simile decisone per altri che non sia io.
Sono quindi a favore del cd living will, ma non potrei mai accettare come "normale" una situazione per cui venga chiesto ad un'altra persona cosa fare della vita altrui

allora...l'argomento è piuttosto delicato. sono favorevole all'eutanasia solo nel momento in cui mi verrebbe chiesto e implorato, anche se so che non è molto facile farlo. ma se colui che soffre mi assicura che per lui è meglio morire piuttosto che vivere come un vegetale, forse lo farei. però, credo ke la legge non è favorevole a tutto ciò e non so se sia considerato un omicidio...ciacco! illuminami!

E' omicidio, del consenziente per l'esattezza, punito con la pena della reclusione dai 6 ai 15 anni. Non è applicabile questa norma (di favore evidentemente) nel caso in cui la vittima sia persona inferma di mente o in condizione di deficenza psichica dovuta ad altra infermità o ad altre cause. Il che pone qualche dubbio sul fatto se sia contestabile a chi ammazza uno che glielo chiede tra atroci tormenti o in stato di depressione clinica (tutti i malati terminali in pratica) Ai medici di solito, se se ne accorgono (quasi mai perchè c'è accordo con parenti e malato) e non li assolvono (quasi sempre), danno il colposo credo
PErò se ci pensate è un po' come per l'aborto, al amlato in fase terminale si sottrae la possibilità di scegliere per se stesso: finchè può, nessuno gli vieta di ammazzarsi, ma se perde l'attimo deve restare vivo finchè c'è un macchina in grado di tenerlo qui

grazie per la delucidazione, ciacco!

Io lascerei ad ognuno la possibilità di decidere, con un patentino tipo quello dei donatori di organi, ovvero che ognuno possa dire: "Se ci sono queste condizioni, staccate la spina"

Per chi non l'avesse lasciato direi che il parente più prossimo abbia il diritto di prendere la decisione per lui (sperando non sia lui ad averlo mandato in coma...). Amare è anche capire quando sia giusto lasciare al compagno la libertà di vivere (o morire) secondo le sue necessità

miseriaccia che post!!!

Io mi schiererei sul pro. però su me stessa. non sarei in grado di decidere sulla vita di un mio parente. Credo che ognuno di noi dovesse esprimere un parere e parlarne con i famigliari: su di me, non terrei dubbi.

Matti-chan ha scritto:Io lascerei ad ognuno la possibilità di decidere, con un patentino tipo quello dei donatori di organi, ovvero che ognuno possa dire: "Se ci sono queste condizioni, staccate la spina"

Per chi non l'avesse lasciato direi che il parente più prossimo abbia il diritto di prendere la decisione per lui (sperando non sia lui ad averlo mandato in coma...). Amare è anche capire quando sia giusto lasciare al compagno la libertà di vivere (o morire) secondo le sue necessità

Sottoscrivo.

io nn sono d'accordo sul fatto che la decisione debbe ricadere sul parente pui prossimo....in caso di grosse eredita e di figli scorretti???fanno la gare a chi la stacca per primo?la decisione deve essere solo del paziente....poi pero se la persona nn capisce ciò che succede la cosa si fa delicata....

Beh a questo punto forse la posizione di mattia è la più logica: far firmare un foglio come nel caso dei donatori di organi. In tal modo i parenti non hanno alcuna responsabilità al riguardo. Cmq non credo che possano esistere figli così infami da staccar la spina ad un genitore per soldi ... o si?

si

si...

(se era per me Jackell, volevo solo rispondere a Chiara, la risposta per esteso era:" si ci sono figli che possono essere tranquillamente così infami da staccare la spina a un genitore per soldi, c'è chi gli ha fracassato il capo con una mazza, chi li ha avvelentati.....mi sembra anzi un modo molto più pulito e "moderno" per risolvere l'eventuale problema")

ciacco e Jackell mi sembrate totò e peppino ....

...e la malafemmina?

quella sono io