Expo 2015: lavoro per i detenuti
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Expo 2015: lavoro per i detenuti
Come forse sapete, Milano ha vinto la gara d'appalto per aggiudicarsi l'organizzazione dell'Expo 2015.
Ovviamente, lavorando io a Fiera Milano, ne sento parlare tutti i giorni ...
Esso è visto come una grande risorsa non solo per la città, ma per l'Italia intera e si stanno facendo molteplici investimenti non solo sul piano economico-strutturale ma su quello sociale.
Una delle notizie che mi hanno colpita maggiormente, mentre facevo la rassegna stampa quotidiana, riguarda l'eventualità di offrire lavoro ai detenuti delle carcere italiane. Questa eventualità è vista come una tappa per il reinserimento sociale di tale soggetto. La formazione professionale potrebbe già iniziare già nei prossimi mesi. Cosa ne pensate? Secondo me potrebbe essere una buona opportunità dal momento che le possibilità di lavoro si moltiplicheranno
Ovviamente, lavorando io a Fiera Milano, ne sento parlare tutti i giorni ...
Esso è visto come una grande risorsa non solo per la città, ma per l'Italia intera e si stanno facendo molteplici investimenti non solo sul piano economico-strutturale ma su quello sociale.
Una delle notizie che mi hanno colpita maggiormente, mentre facevo la rassegna stampa quotidiana, riguarda l'eventualità di offrire lavoro ai detenuti delle carcere italiane. Questa eventualità è vista come una tappa per il reinserimento sociale di tale soggetto. La formazione professionale potrebbe già iniziare già nei prossimi mesi. Cosa ne pensate? Secondo me potrebbe essere una buona opportunità dal momento che le possibilità di lavoro si moltiplicheranno
Re: Expo 2015: lavoro per i detenuti
sinceramente non sono molto d'accordo.....
Roberta-
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Re: Expo 2015: lavoro per i detenuti
io sono d'accordo invece. Bisogna integrare i detenuti.
Ma che diano anche il lavoro alle persone oneste però.
Ma che diano anche il lavoro alle persone oneste però.
Re: Expo 2015: lavoro per i detenuti
Roberta ha scritto:sinceramente non sono molto d'accordo.....
Perchè?
Io sono d'accordo soprattutto perchè questi lavori non nasceranno dal nulla ma si baseranno su corsi professionali che puntano alla formazione permanente dell'individuo, quindi potranno tornare utili anche dopo la chiusura delle operazioni
Re: Expo 2015: lavoro per i detenuti
iris ha scritto:io sono d'accordo invece. Bisogna integrare i detenuti.
Ma che diano anche il lavoro alle persone oneste però.
Quello non credo sia un problema: si parla di 700.000 nuovi posti di lavoro solo a Mi negli ultimi anni ....
Re: Expo 2015: lavoro per i detenuti
Credete che con il lavoro il detenuto sperimenti una nuova vita e si getti alle spalle il passato???? senza ricascarci? in certi, casi, io non ci credo molto.
Roberta-
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Re: Expo 2015: lavoro per i detenuti
no no...nn lo dò per scontato. ma credo ke solo pochi soggetti, usciti fuori dal carcere, siano recuperabili. solo questo.
Roberta-
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Re: Expo 2015: lavoro per i detenuti
Boh ognuno è libero di pensarla come vuole ma secondo me mi sembra ci sia poca documentazione dietro a queste asserzioni
Re: Expo 2015: lavoro per i detenuti
vabbè....se lo dici tu.....
Roberta-
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Re: Expo 2015: lavoro per i detenuti
A me piace l'idea di farli lavorare: un po' perchè così ripagano il "soggiorno" forzato, un po' perchè magari se imparano un lavoro onesto potrebbero anche cambiare vita.
Non è detto che lo facciano, ma almeno hanno una possibilità in più tra cui scegliere oltre al crimine.
Non è detto che lo facciano, ma almeno hanno una possibilità in più tra cui scegliere oltre al crimine.
Re: Expo 2015: lavoro per i detenuti
il lavoro è una delle poche cose che possano realmente reintegrare un recluso, soprattutto un lavoro che possa continuare anche nel dopo carcere... le ricadute e la recidività sono molto alti, ma la colpa non solo è individuale, ma anche collettiva, ovvero della società che non offre servizi sociali sufficienti affinchè le persone possano intraprendere una nuova vita...
...il recluso oltretutto soffre anche dello stigma dovuto al fatto di aver sbagliato e di essere stato in carcere, molte volte gli ex reclusi non trovano lavoro proprio per essere ex reclusi. sicuramente l'avere un lavoro e un efficace sostegno psicologico e sociale può servire a che le persone non ricadano negli stessi errori...
...il recluso oltretutto soffre anche dello stigma dovuto al fatto di aver sbagliato e di essere stato in carcere, molte volte gli ex reclusi non trovano lavoro proprio per essere ex reclusi. sicuramente l'avere un lavoro e un efficace sostegno psicologico e sociale può servire a che le persone non ricadano negli stessi errori...
Re: Expo 2015: lavoro per i detenuti
Inoltre queste possibilità di lavoro non sono solo x gli ex reclusi ma per i reclusi stessi che saranno accompagnati sul luogo di lavoro la mattina e riportati in carcere la sera, lavorerebbero sotto controllo, impiegherebbero le loro giornate in modo utile x la società e imparerebbero un mestiere ... Poi tu che hai fatto la tesi sui detenuti, bradipa, potrai dirci molto di più al riguardo
Re: Expo 2015: lavoro per i detenuti
bè lavorare in carcere innanzitutto li toglierebbe dalla noia del carcere, dallo stare sempre in cella o nel patio a non fare niente. Il lavoro li toglie dalla droga (che entra tranquillamente in carcere senza problemi), dalla monotonia e gli insegna qualcosa.
non mi sembra il caso di parlare della mia tesi, dato che ho scritto 170 pagine e il problema è molto complicato, quello che dico, è che in base alla mia esperienza e a quello che ho visto (con i miei occhi, per davvero, non parlo per frasi fatte) è che il lavoro, imparare a fare qualcosa che possa servire per fuori, è l'unica soluzione per loro per non ricadere negli errori che hanno commesso in precedenza.
a me non interessano le condanne, una persona che sta in carcere evidentemente ha già la sua condanna, quello che mi interessa è cercare delle soluzioni per fare in modo che quella persona smetta di sbagliare, non solo capisca che sbagliare non va bene (perchè la maggior parte di loro, dal carcere capiscono dell'errore, il problema è quando tornano fuori), ma che abbia le possibilità materiali per non sbagliare.
roberta dice che pochi soggetti sono recuperabili... bè questa è l'idea della società e il recluso quando torna in libertà non ha nessun aiuto, e inoltre soffre dello stereotipo; in molti casi non sono a conoscenza degli aiuti sociali e gli aiuti di cui possono usifruire sono insufficienti. mettiamoci anche il caso che per loro è molto difficile trovare lavoro (chi si sente di assumere un ex carcerato?), cosa che li rispinge a ricadere negli stessi identici errori. La questione è delicata e non può essere risolta con frasi da telegiornale, anche per il fatto che il tema carcere è tenuto un po' a parte, cioè quasi mai (a parte una puntata di report di qualche anno fa) si parla di come sono le carcere, di come si ci sta dentro, quali sono la maggioranza dei delitti commessi che occupano le celle italiane, si sa ben poco, anche troppo poco...
non mi sembra il caso di parlare della mia tesi, dato che ho scritto 170 pagine e il problema è molto complicato, quello che dico, è che in base alla mia esperienza e a quello che ho visto (con i miei occhi, per davvero, non parlo per frasi fatte) è che il lavoro, imparare a fare qualcosa che possa servire per fuori, è l'unica soluzione per loro per non ricadere negli errori che hanno commesso in precedenza.
a me non interessano le condanne, una persona che sta in carcere evidentemente ha già la sua condanna, quello che mi interessa è cercare delle soluzioni per fare in modo che quella persona smetta di sbagliare, non solo capisca che sbagliare non va bene (perchè la maggior parte di loro, dal carcere capiscono dell'errore, il problema è quando tornano fuori), ma che abbia le possibilità materiali per non sbagliare.
roberta dice che pochi soggetti sono recuperabili... bè questa è l'idea della società e il recluso quando torna in libertà non ha nessun aiuto, e inoltre soffre dello stereotipo; in molti casi non sono a conoscenza degli aiuti sociali e gli aiuti di cui possono usifruire sono insufficienti. mettiamoci anche il caso che per loro è molto difficile trovare lavoro (chi si sente di assumere un ex carcerato?), cosa che li rispinge a ricadere negli stessi identici errori. La questione è delicata e non può essere risolta con frasi da telegiornale, anche per il fatto che il tema carcere è tenuto un po' a parte, cioè quasi mai (a parte una puntata di report di qualche anno fa) si parla di come sono le carcere, di come si ci sta dentro, quali sono la maggioranza dei delitti commessi che occupano le celle italiane, si sa ben poco, anche troppo poco...
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