Terrone
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Terrone
Un termine che tutti noi siamo soliti utilizzare, spesso a scopo dispregiativo, è quello di "Terrone". Ma cosa vuol dire esattamente questa parola? Incuriosita, sono andata a vedere su wikipedia. Ecco la definizione che ho trovato.
Con il termine terrone (da teróne, derivazione di terra) si indicava nel 1600 un proprietario terriero, o meglio un latifondista.
Già tra le Lettere al Magliabechi, l'erudito bibliotecario Antonio Magliabechi (1633-1714) il cui lascito, i cosiddetti Codici Magliabechiani costituiscono un prezioso fondo della Biblioteca Nazionale di Firenze, troviamo scritto (CXXXIV -II - 1277): "Quattro settimane sono scrissi a Vostra Signoria illustrissima e l'informai del brutto tiro che ci fanno questi signori teroni di volerci scacciare dal partito delle galere, contro ogni equità e giustizia, già che ho lavorato tant'anni per terminarlo, e ora che vedano il negozio buono, lo vogliono per loro".
Il termine in seguito fu utilizzato per denominare chi era originario dell'Italia meridionale e con particolare riferimento a chi emigrava dal Sud al Nord in cerca di lavoro, al pari dei nordici milanesi, etichettati come baggiani, che emigravano nelle valli del Bergamasco, come menzionato da Alessandro Manzoni.
La voce si diffuse dai grandi centri urbani dell'Italia settentrionale con connotazione spesso fortemente spregiativa e ingiuriosa e, come altri termini italiani e dialettali (villano, contadino, burino e cafone) stava per indicare "servo della gleba" e "bracciante agricolo" ed era riferita agli immigrati del meridione. Gli immigrati venivano quindi considerati, sia pure a livello di folklore, quasi dei contadini sottosviluppati.
Il termine, che deriva evidentemente da terra con un suffisso con valore d'agente o di appartenenza (nel senso di persona appartenente strettamente alla terra) è stato variamente interpretato come frutto di incrocio fra terre(moto) e (meridi)one, come mangiatore di terra parallelamente a polentone, mangiapolenta, cioè l'italiano del nord; come persona dal colore scuro della pelle, simile alla terra o anche come originario di terre soggette a terremoti (terre matte, terre ballerine).
Secondo un'altra interpretazione (comunque oggi minoritaria), tale parola deriva dal nome del dittatore di AgrigentoTerone, che nel V secolo AC si dice fece uccidere circa 20.000 persone.
Il suo maggiore utilizzo data comunque essenzialmente agli anni sessanta e Settanta e limitatamente ad alcune zone del nord Italia, in seguito alla forte ondata di emigrazione di lavoratori e contadini del meridione d'Italia in cerca di lavoro verso le industrie del nord e in particolare del triangolo industriale (Milano – Genova – Torino). In tale ambito si spiega anche la diffusione del termine: storicamente, grossi movimenti di popolazioni hanno sempre portato con sé anche fenomeni di intolleranza o razzismo più o meno larvati. Successivamente allo stesso modo è sorta la locuzione terrone del nord, generalmente per indicare gli italiani del nord-est (principalmente i veneti detti Boari), che per ragioni simili cominciarono negli stessi anni ad emigrare verso il nord-ovest, venendo così accomunati agli emigranti meridionali.
Perchè secondo voi ha poi assunto un valore negativo?
Con il termine terrone (da teróne, derivazione di terra) si indicava nel 1600 un proprietario terriero, o meglio un latifondista.
Già tra le Lettere al Magliabechi, l'erudito bibliotecario Antonio Magliabechi (1633-1714) il cui lascito, i cosiddetti Codici Magliabechiani costituiscono un prezioso fondo della Biblioteca Nazionale di Firenze, troviamo scritto (CXXXIV -II - 1277): "Quattro settimane sono scrissi a Vostra Signoria illustrissima e l'informai del brutto tiro che ci fanno questi signori teroni di volerci scacciare dal partito delle galere, contro ogni equità e giustizia, già che ho lavorato tant'anni per terminarlo, e ora che vedano il negozio buono, lo vogliono per loro".
Il termine in seguito fu utilizzato per denominare chi era originario dell'Italia meridionale e con particolare riferimento a chi emigrava dal Sud al Nord in cerca di lavoro, al pari dei nordici milanesi, etichettati come baggiani, che emigravano nelle valli del Bergamasco, come menzionato da Alessandro Manzoni.
La voce si diffuse dai grandi centri urbani dell'Italia settentrionale con connotazione spesso fortemente spregiativa e ingiuriosa e, come altri termini italiani e dialettali (villano, contadino, burino e cafone) stava per indicare "servo della gleba" e "bracciante agricolo" ed era riferita agli immigrati del meridione. Gli immigrati venivano quindi considerati, sia pure a livello di folklore, quasi dei contadini sottosviluppati.
Il termine, che deriva evidentemente da terra con un suffisso con valore d'agente o di appartenenza (nel senso di persona appartenente strettamente alla terra) è stato variamente interpretato come frutto di incrocio fra terre(moto) e (meridi)one, come mangiatore di terra parallelamente a polentone, mangiapolenta, cioè l'italiano del nord; come persona dal colore scuro della pelle, simile alla terra o anche come originario di terre soggette a terremoti (terre matte, terre ballerine).
Secondo un'altra interpretazione (comunque oggi minoritaria), tale parola deriva dal nome del dittatore di AgrigentoTerone, che nel V secolo AC si dice fece uccidere circa 20.000 persone.
Il suo maggiore utilizzo data comunque essenzialmente agli anni sessanta e Settanta e limitatamente ad alcune zone del nord Italia, in seguito alla forte ondata di emigrazione di lavoratori e contadini del meridione d'Italia in cerca di lavoro verso le industrie del nord e in particolare del triangolo industriale (Milano – Genova – Torino). In tale ambito si spiega anche la diffusione del termine: storicamente, grossi movimenti di popolazioni hanno sempre portato con sé anche fenomeni di intolleranza o razzismo più o meno larvati. Successivamente allo stesso modo è sorta la locuzione terrone del nord, generalmente per indicare gli italiani del nord-est (principalmente i veneti detti Boari), che per ragioni simili cominciarono negli stessi anni ad emigrare verso il nord-ovest, venendo così accomunati agli emigranti meridionali.
Perchè secondo voi ha poi assunto un valore negativo?
Re: Terrone
Guarda anche "volgo" un tempo era usato per indicare il popolo, mentre sappiamo tutti che volgare non si riferisce al popolo!
E poi un tempo da noi si lavorava solo la terra per cui i terroni erano i meridionali sudici agricoltori e tutt'ora è rimasto come termine dispregiativo. Come dire negro ad un nero e via disocrrendo con insulti vari.
E poi un tempo da noi si lavorava solo la terra per cui i terroni erano i meridionali sudici agricoltori e tutt'ora è rimasto come termine dispregiativo. Come dire negro ad un nero e via disocrrendo con insulti vari.
Rosa- Moderatori
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Re: Terrone
In toscana terrone non usa molto. Non so perchè
C'è stato un tempo in cui il massimo del rozzo si esprimeva con il termine "siciliano" cosa che mi riempiva di gioia visto che i miei nonni materni sono della provincia di PAlermo
PErò forse dicono "meridionale" o "di giù" o, non lo so, mi sa che davanti a me si sono sempre un po' tenuti, con l'età mi sono ammorbidita ma a 5 6 anni potevo picchiare. Semplicemente.
ORa mi limito a dire che in Italia si sarebbe fatto ben poco senza i terroni, e che se guardi bene, ce n'è qualcuno in ogni famiglia e tra gli antenati di ogni persona con un po' di gnegnero.
Unica eccezione? la moglie di Bossi
C'è stato un tempo in cui il massimo del rozzo si esprimeva con il termine "siciliano" cosa che mi riempiva di gioia visto che i miei nonni materni sono della provincia di PAlermo
PErò forse dicono "meridionale" o "di giù" o, non lo so, mi sa che davanti a me si sono sempre un po' tenuti, con l'età mi sono ammorbidita ma a 5 6 anni potevo picchiare. Semplicemente.
ORa mi limito a dire che in Italia si sarebbe fatto ben poco senza i terroni, e che se guardi bene, ce n'è qualcuno in ogni famiglia e tra gli antenati di ogni persona con un po' di gnegnero.
Unica eccezione? la moglie di Bossi
ciacco-
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Re: Terrone
Scusa credo di non aver capito il tuo commento. PErchè ti riempiva di gioia il fatto che il masso della rozzagine fosse espreso col termine "siciliano"?
Rosa- Moderatori
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Re: Terrone
Era sarcastico rosa.
Ho un'enorme ammirazione (oltre che uno sconfinato affetto) per i miei nonni e sentire un branco di pischelli stupidi e ignoranti, darsi a vicenda del "siciliano" quando si comportavano da rozzoni qual'erano, mi faceva imbestialire.
L'ho scritto, fino ad una certa età picchiavo proprio, poi, siccome tornavo sempre a casa nera, ho cominciato a trattare male.
Mi piaceva picchiarli, ma prenderle un po' meno
Comunque rileggendo il post non mi sembrava desse adito a molti dubbi su come la penso
Forse eri di fretta
Ho un'enorme ammirazione (oltre che uno sconfinato affetto) per i miei nonni e sentire un branco di pischelli stupidi e ignoranti, darsi a vicenda del "siciliano" quando si comportavano da rozzoni qual'erano, mi faceva imbestialire.
L'ho scritto, fino ad una certa età picchiavo proprio, poi, siccome tornavo sempre a casa nera, ho cominciato a trattare male.
Mi piaceva picchiarli, ma prenderle un po' meno
Comunque rileggendo il post non mi sembrava desse adito a molti dubbi su come la penso
Forse eri di fretta
ciacco-
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Re: Terrone
Non ero di fretta, semplicemente non mi era chiaro
Rosa- Moderatori
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Re: Terrone
da noi terrone si usa per sinonimo di tamarro!
alicevr- Numero di messaggi : 88
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