L'importanza del gioco per i bambini
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Chiara
Lilly
6 partecipanti
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L'importanza del gioco per i bambini
un genitore ha anche la sua vita e non è che deve annullarsi per i figli ma quando il genitore sistematicamente non vuole giocare con i figli la situazione può diventare pericolosa perché al bambino viene a mancare qualcosa di molto importante: il gioco, e il gioco con i genitori.
http://quinonehollywood.netsons.org/?p=331
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Lilly- Moderatori
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Re: L'importanza del gioco per i bambini
Sposto in People perchè apre una riflessione sociologica Lilly puoi modificare tu la categoria dell'articolo sul sito, please? Io sto andando a letto che sono distrutta ...
Lilly- Moderatori
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Re: L'importanza del gioco per i bambini
bello questo argomento lilly!! ho avuto modo di studiare gli aspetti psicologici del gioco perciò ti regalo due pensieri d'autorità: freud e piaget!
secondo freud il gioco permette al bambino di imparare a controllare la realtà esterna, grazie al fatto che esso costruisce situazioni ripetitive.il bambino può proiettare su un contesto tangibile il suo mondo interiore:il gioco è dunque il punto in cui realtà e fantasia si incontrano.
secondo piaget il gioco accompagna il bambino nella sua crescita fungendo da specchio dello sviluppo intellettivo: i primo giochi servono infatti a sviluppare le capacità percettive e motorie, poi si passa ai giochi simbolici dove gli oggetti (i giocattoli) hanno il potere di evocare situazioni non immediatamente percepili richiedendo dunque al bambino l'uso del pensiero astratto. infine si imparano i giochi con le regole che prevedono anche altri partecipanti che contribuiscono alla riduzione dell'egocentrismo del bambino.
secondo freud il gioco permette al bambino di imparare a controllare la realtà esterna, grazie al fatto che esso costruisce situazioni ripetitive.il bambino può proiettare su un contesto tangibile il suo mondo interiore:il gioco è dunque il punto in cui realtà e fantasia si incontrano.
secondo piaget il gioco accompagna il bambino nella sua crescita fungendo da specchio dello sviluppo intellettivo: i primo giochi servono infatti a sviluppare le capacità percettive e motorie, poi si passa ai giochi simbolici dove gli oggetti (i giocattoli) hanno il potere di evocare situazioni non immediatamente percepili richiedendo dunque al bambino l'uso del pensiero astratto. infine si imparano i giochi con le regole che prevedono anche altri partecipanti che contribuiscono alla riduzione dell'egocentrismo del bambino.
berenietzsche- Amministratori
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Re: L'importanza del gioco per i bambini
interessante alessia, grazie x questi contributi.
Quello che ritengo importante sottolineare infatti è che il gioco non è una perdita di tempo ma è un modo in cui i bambini gettano le basi del loro divenire. Cioè giocando loro imparano a relazionarsi agli altri (riducendo appunto il loro egocentrismo), ad avere un certo rapporto con le regole, a rispettarle.
Credo che questo sia molto importante.
Quello che ritengo importante sottolineare infatti è che il gioco non è una perdita di tempo ma è un modo in cui i bambini gettano le basi del loro divenire. Cioè giocando loro imparano a relazionarsi agli altri (riducendo appunto il loro egocentrismo), ad avere un certo rapporto con le regole, a rispettarle.
Credo che questo sia molto importante.
Lilly- Moderatori
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Re: L'importanza del gioco per i bambini
è davvero un articolo interessante, questo!!!! però, lilly, permettimi di dirti una cosa: io non ho mai notato e non ho mai sentito dire ad una mamma che il figlio non si deve sporcare i vestiti quando gioca!! anzi........mi sembra una cosa del tutto inesatta questa!
Roberta-
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Re: L'importanza del gioco per i bambini
x alessia:
io di piaget ho studiato gli stadi dell'intelligenza......del pensiero operatorio e preoperatorio...
cmq leggendo l'articolo mi è venuto subito in mente quintiliano che parlava tanto dell'educazione del bambino anche attraverso il gioco
io di piaget ho studiato gli stadi dell'intelligenza......del pensiero operatorio e preoperatorio...
cmq leggendo l'articolo mi è venuto subito in mente quintiliano che parlava tanto dell'educazione del bambino anche attraverso il gioco
Roberta-
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Re: L'importanza del gioco per i bambini
all'hotel **** (non faccio nome x correttezza) di milano marittima, a 5 stelle, 300 euro a notte, le mamme non volevano che i bambini si sporcassero x giocare.
ricconi del cazzo....
non dovrei dirlo ma... ecco cosa fa la ricchezza....
mi spiace x quei bambini che alla fine non potevano fare niente.
ricconi del cazzo....
non dovrei dirlo ma... ecco cosa fa la ricchezza....
mi spiace x quei bambini che alla fine non potevano fare niente.
Lilly- Moderatori
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Re: L'importanza del gioco per i bambini
Questa cosa è molto vera, infatti tempo fa leggevo proprio che i bambini oggi non sanno più giocare, nè da soli nè in compagnia, soprattutto se vivono nelle grandi città e dunque non hanno la possibilità di uscire o di frequentare spazi verdi.Purtroppo oggi ci sono anche dei bambini
che paradossalmente… non sanno giocare. Perché? Per colpa dei
videogiochi, della Playstation, di Internet, cose che vengono assunte a
dosi industriali da bambini lasciati magari soli …
Quando ero piccola io mi ricordo che con le mie amiche giocavamo al classico nascondino, a mosca cieca, a un due tre stella, a campana (noi lo chiamavamo partitone).... Mi chiedo se i bambini di oggi conoscano questi giochi,
Inoltre una volta, ai tempi dei nostri genitori e soprattutto dei nostri nonni, c'era più fantasia. Poichè molti bambini erano poveri e non potevano permettersi i giocattoli, se li costruivano loro e poi aggiungevano con la fanstasia ciò che manvava nella realtà Così magari riuscivano a divertirsi pure con due bastoni e una corda.
Dubito che un bambino tecnologico dei giorni nostri sappia fare altrettanto.
Ginger- Numero di messaggi : 290
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Re: L'importanza del gioco per i bambini
quoto ginger, quanto hai ragione!!!!
Lilly- Moderatori
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Re: L'importanza del gioco per i bambini
Ecco perchè sto in campagnia (anche perchè, meglio).
Giusto per rimanere nel tema amarcord e per dare un dato personale: sebbene fossi una signorina ed adorassi le Barbie (anche come clava all'occorrenza) e sebbene mia madre mi abbia sempre portata a lezione di danza (santa donna), ho fatto a gavettoni correndo per tutto il paese dai 9 anni in poi, ho fatto a botte, giocato a campana, nascondino, pallone (se non c'erano abbastanza maschi), vagato per campi in cerca di fiori o ciliege e così via. Sono venuta su parecchio selvatica, soprattutto, non mi sono mai pensata "femmina" e non mi sono mai posta limiti in questo senso.
Siccome mi sono trovata benino, faccio lo stesso con mio figlio che, a 2 anni e mezzo non guarda la tv, nè di giorno nè tanto meno la sera (salvo il tg quando siamo a tavola) e gioca, per quanto possibile all'aperto o con giochi che lo facciano ragionare/fantasticare tipo ruspe, motoseghe, costruzioni, cavallo a dondolo e simili. E' vero che a lui paicciono, ma noi lo incoraggiamo su questa linea e la sera, per dormire via di librino di fiabe (odio pinocchio!!!!)
E' una gran fatica, se lo volete sapere, però a me piace giocare e mi adatto a segare pezzi di legno ipotetici e/o reali.
Certo non si può prescindere dal fascino della teconologia e non so più quanti cellulari mi ha distrutto per: il "mamma si teleffona?" e quante volte ha preso per la manina il suo babbo e lo ha portato davanti al pc, ma non si può mica allevare un cavernicolo no?
Giusto per rimanere nel tema amarcord e per dare un dato personale: sebbene fossi una signorina ed adorassi le Barbie (anche come clava all'occorrenza) e sebbene mia madre mi abbia sempre portata a lezione di danza (santa donna), ho fatto a gavettoni correndo per tutto il paese dai 9 anni in poi, ho fatto a botte, giocato a campana, nascondino, pallone (se non c'erano abbastanza maschi), vagato per campi in cerca di fiori o ciliege e così via. Sono venuta su parecchio selvatica, soprattutto, non mi sono mai pensata "femmina" e non mi sono mai posta limiti in questo senso.
Siccome mi sono trovata benino, faccio lo stesso con mio figlio che, a 2 anni e mezzo non guarda la tv, nè di giorno nè tanto meno la sera (salvo il tg quando siamo a tavola) e gioca, per quanto possibile all'aperto o con giochi che lo facciano ragionare/fantasticare tipo ruspe, motoseghe, costruzioni, cavallo a dondolo e simili. E' vero che a lui paicciono, ma noi lo incoraggiamo su questa linea e la sera, per dormire via di librino di fiabe (odio pinocchio!!!!)
E' una gran fatica, se lo volete sapere, però a me piace giocare e mi adatto a segare pezzi di legno ipotetici e/o reali.
Certo non si può prescindere dal fascino della teconologia e non so più quanti cellulari mi ha distrutto per: il "mamma si teleffona?" e quante volte ha preso per la manina il suo babbo e lo ha portato davanti al pc, ma non si può mica allevare un cavernicolo no?
ciacco-
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Umore : sereno grazie
Data d'iscrizione : 10.04.08
Re: L'importanza del gioco per i bambini
Bè no, anche perchè le tecnologia se usata nel modo giusto può essere molto stimolante. L'importante è assumerla nelle giuste dosi...
Ginger- Numero di messaggi : 290
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Re: L'importanza del gioco per i bambini
Eh ginger secondo me l'importante è che il bimbo si annoi, così imparerà a giocare e svilupperà la fantasia. E' importante che stia all'aperto così imparerà ad amare il movimento e anche la fatica e mangerà di gusto perchè a fame. E' importante che stia con noi, quando è possibile, e non che ognuno di noi stia nello steso posto, e anche che stia con i suoi coetanei e magari raccatti qualche ceffone quando è prepotente (e lo è) e ne ammolli se gli riesce, imparando che la violenza, come il resto, fa parte della vita, è una brutta cosa e va saputa usare/evitare.
Secondo me, oggi, si fa molta pedagogia "astratta": chiacchiere, spiegazioni, ma un ceffone è un ceffone, difficilmente si può capire quanto fa male se non lo si raccatta e non lo si rende.
Lo so che può apparire provocatorio ma non si impara a vivere andando a lezione di "vita", si impara imitando gli altri e differenziandosi dagli altri.
Non vorrei essere semplicistica ma sono convinta che, entro certi limiti, buona parte della violenza gratuita che si vede (soprattutto contro le cose) sia dovuta al fatto che non la si conosce e non le si sa dare un limite. Idem per il bere, si legge ovunque che sono in aumento i casi di ebrezza tra ragazzini e che i dodicenni bevono: io ho sempre avuto un goccio di acqua e vino per le feste, dai 3 -4 anni in su. Sono cresciuta senza demoni, considerandola una cosa come un altra, non c'era trasgressione e quindi non c'era stimolo ad eccedere. Non pretenda che valga per tutti, ma è la mia strada
Secondo me, oggi, si fa molta pedagogia "astratta": chiacchiere, spiegazioni, ma un ceffone è un ceffone, difficilmente si può capire quanto fa male se non lo si raccatta e non lo si rende.
Lo so che può apparire provocatorio ma non si impara a vivere andando a lezione di "vita", si impara imitando gli altri e differenziandosi dagli altri.
Non vorrei essere semplicistica ma sono convinta che, entro certi limiti, buona parte della violenza gratuita che si vede (soprattutto contro le cose) sia dovuta al fatto che non la si conosce e non le si sa dare un limite. Idem per il bere, si legge ovunque che sono in aumento i casi di ebrezza tra ragazzini e che i dodicenni bevono: io ho sempre avuto un goccio di acqua e vino per le feste, dai 3 -4 anni in su. Sono cresciuta senza demoni, considerandola una cosa come un altra, non c'era trasgressione e quindi non c'era stimolo ad eccedere. Non pretenda che valga per tutti, ma è la mia strada
ciacco-
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Umore : sereno grazie
Data d'iscrizione : 10.04.08
Re: L'importanza del gioco per i bambini
ciacco ha scritto:entro certi limiti, buona parte della violenza gratuita che si vede (soprattutto contro le cose) sia dovuta al fatto che non la si conosce e non le si sa dare un limite.
hai ragione ciacco...
Lilly- Moderatori
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