Il pendolo

Questo è un periodo di grandi cambiamenti x me. Vi capita mai di sentirvi un pendolo che oscilla fra ciò che eri e ciò che vorresti diventare? Come si fa a proiettarsi verso il futuro senza rinnegare sè stessi e il proprio passato? Ma soprattutto: si possono lasciare degli spiragli, oppure tutto è destinato ad essere spazzato via come un'orma nel deserto?

Io credo ke il passato è passato...è importante perchè senza il passato nn saremo ciò ke siamo adesso, in questo presente. io sn stata quasi tormentata dal passato...poi, mi sn accorta ke senza questo passato nn avrei fatto mai determinate scelte nella mia vita, molto significative....il futuro a me serve per pormi degli obiettivi e così....raggiungerli. vivi la vita al presente, serenamente!

secondo sarte essa è ciò che distingue la natura umana, anzi la coscienza (per-sè): essa percepisce il nulla dentro se (il fatto di non essere mai pienamente realizzata, in quanto ogni volta che si raggiunge una meta se ne profila immediatamente un'altra all'orizzonte) e non può fare a meno di proiettarsi nel futuro, di progettare se stessa in quanto confronta la propria incompletezza di fronte al mondo o all'essere (in-sè) massiccio e completo. per questo egli dice che l'esistenza precede l'essenza nel caso umano(a differenza della scolastica medioevale per cui l'essenza precede l'esistenza: la risposta-definizione al "che cos'è" - essenza- determina a priori ciò che si diventerà - esistenza - )

Lo rileggo con calma quando esco dall'ufficio, mi sono un attimo persa

berenietzsche ha scritto:secondo sarte essa è ciò che distingue la natura umana, anzi la coscienza (per-sè): essa percepisce il nulla dentro se (il fatto di non essere mai pienamente realizzata, in quanto ogni volta che si raggiunge una meta se ne profila immediatamente un'altra all'orizzonte) e non può fare a meno di proiettarsi nel futuro, di progettare se stessa in quanto confronta la propria incompletezza di fronte al mondo o all'essere (in-sè) massiccio e completo. per questo egli dice che l'esistenza precede l'essenza nel caso umano(a differenza della scolastica medioevale per cui l'essenza precede l'esistenza: la risposta-definizione al "che cos'è" - essenza- determina a priori ciò che si diventerà - esistenza - )

Io sono più letteraria che filosofa e sostengo maggiormente la tesi della mela che cade sul formicaio: l'ineluttabilità del destino propria di Leopardi, la natura che schiaccia l'uomo senza lasciargli alcuna possibilità di rinascita.

Forse s'avvess'io l'ale
Da volar su le nubi,
E noverar le stelle ad una ad una,
O come il tuono errar di giogo in giogo,
Più felice sarei, dolce mia grerggia,
Più felice sarei, candida luna.
O forse erra dal vero,
Mirando l'altrui sorte, il mio pensiero:
Forse in qual forma, in quale
Stato che sia, dentro covile o cuna,
È funesto a chi nasce il dì natale.

Chiara ha scritto:Questo è un periodo di grandi cambiamenti x me. Vi capita mai di sentirvi un pendolo che oscilla fra ciò che eri e ciò che vorresti diventare? Come si fa a proiettarsi verso il futuro senza rinnegare sè stessi e il proprio passato? Ma soprattutto: si possono lasciare degli spiragli, oppure tutto è destinato ad essere spazzato via come un'orma nel deserto?

io mi sento un pendolo perchè sono sempre indecisa su qualsiasi cosa. Anni fa ero molto impulsiva, soprattutto nello shopping. Ora sono diventata prudente, pure troppo. Ci ho messo mesi a decidermi di prendere degli smalti chanel... oh costarssero 200 euro capirei... idem la piastra nuova per capelli...ahahaha sono ormai due anni che ci rimugino, ma non la prendo mai. Persino mia suocera un giorno mi disse: "parlate di piastre? Ancora? ma non la avevi già presa l'anno scorso?"
"hem... veramnte... nooooo"
sono strana...