Piccola indagine
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berenietzsche
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Lilly
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Piccola indagine
Se vi dico VILLA COMUNALE cosa intendete??
Poi vi dico il perchè, intanto rispondetemi e ditemi anche da quale zona geografica provenite!!
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Lilly- Moderatori
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Re: Piccola indagine
io intendo una zona verde in una città. Dove si porta generalmente i figli a giocare con panchine e alberi.
Almeno da noi Villa comunale si intende questo. A meno chè si sbaglino a scriverlo
Almeno da noi Villa comunale si intende questo. A meno chè si sbaglino a scriverlo
Re: Piccola indagine
bene, questo dove? tu di dove sei? anche da noi in Abruzzo si intendono i giardini pubblici ma non è così in tutta italia!!
Lilly- Moderatori
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Re: Piccola indagine
tipo se vai a bologna lì non capiscono cosa sia una villa comunale, pensano che sia una villa, una casa grande. e i giardini pubblici li chiamano proprio giardini pubblici.
a sulmona (aq) c'è proprio la fermata dell'autobus che dice FERMATA VILLA COMUNALE, per noi è normale che si chiami villa. bisognerebbe sentire qualcuno del nord.
a sulmona (aq) c'è proprio la fermata dell'autobus che dice FERMATA VILLA COMUNALE, per noi è normale che si chiami villa. bisognerebbe sentire qualcuno del nord.
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Re: Piccola indagine
Io penso invece all'ufficio del comune, sarà che a Sanremo è una specie di villa boh
Re: Piccola indagine
ecco quindi al nord villa comunale non designa i giardini pubblici!!!
Lilly- Moderatori
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Re: Piccola indagine
si, non ci sarei mai arrivata che intendesse i giardini pubblici! da noi poi ce n'è di diversi e ognuno viene chiamato col suo nome: giardini ormond, giardini elena, parco di nervi,...
forse quelli più comunali, nel senso di centrali e molto frequentati vengono detti "giardinetti"
forse quelli più comunali, nel senso di centrali e molto frequentati vengono detti "giardinetti"
berenietzsche- Amministratori
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Re: Piccola indagine
...Io pensavo gia' a qualcosa di piu' spinto....insomma...un posto dove trascorrere intensi momenti di piacere sessuale...vabbe' scusate.
Sono di Sanremo,il mio asilo si chiamava Villa Meglia,o qualcosa del genere,comunque la paola VILLA COMUNALE mi evoca anche a me un luogo pubblico,tipo giardini per grandi e piccini.Quasi come se un tempo il giardino fosse stato proprieta' di chi viveva nella Villa.Poi dopo la sua morte,il comune avrebbe potuto trasformare la proprieta' appunto da privata a comunale, cosi da lasciare i giardini per la gente e l'edificio per qualsiasi altro utilizzo,dalla mostra al convegno,a...la casa chiusa!!
Quanto sono malato nei miei ragionaenti Lilly?
Ciao!!
Sono di Sanremo,il mio asilo si chiamava Villa Meglia,o qualcosa del genere,comunque la paola VILLA COMUNALE mi evoca anche a me un luogo pubblico,tipo giardini per grandi e piccini.Quasi come se un tempo il giardino fosse stato proprieta' di chi viveva nella Villa.Poi dopo la sua morte,il comune avrebbe potuto trasformare la proprieta' appunto da privata a comunale, cosi da lasciare i giardini per la gente e l'edificio per qualsiasi altro utilizzo,dalla mostra al convegno,a...la casa chiusa!!
Quanto sono malato nei miei ragionaenti Lilly?
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Piro- Moderatori
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Re: Piccola indagine
iris ha scritto:io intendo una zona verde in una città. Dove si porta generalmente i figli a giocare con panchine e alberi.
Almeno da noi Villa comunale si intende questo. A meno chè si sbaglino a scriverlo
ma tipo, iris, tu usi il termine villa anche nel linguaggio colloquiale??
tipo "andiamoci a sedere un po' alla villa"?
Lilly- Moderatori
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Re: Piccola indagine
e chissà che forse tu abbia ragione Piro con la storia del giardino proprietà di qualcuno!!!
comunque qui in Abruzzo si dice proprio villa, però non so se in tutto l'Abruzzo! Si usa anche nel linguaggio colloquiale. Cioè se uno mi dice "andiamo ai giardini pubblici" io rido perchè qui si usa solo dire "andiamo alla villa" e pensavo fosse un termine usato in tutta Italia invece mia sorella mi ha fatto notare che non è così!!
comunque qui in Abruzzo si dice proprio villa, però non so se in tutto l'Abruzzo! Si usa anche nel linguaggio colloquiale. Cioè se uno mi dice "andiamo ai giardini pubblici" io rido perchè qui si usa solo dire "andiamo alla villa" e pensavo fosse un termine usato in tutta Italia invece mia sorella mi ha fatto notare che non è così!!
Lilly- Moderatori
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Re: Piccola indagine
E' una definizione valida per tutta italia.
A Torino c'è una villa comunale, a Sanremo pure, e sono i giardini di corso cavallotti.
Solo che forse dalle nostre parti si è perso un po' l'uso di questa definizione, ma in quanto definizione, tale rimane
A Torino c'è una villa comunale, a Sanremo pure, e sono i giardini di corso cavallotti.
Solo che forse dalle nostre parti si è perso un po' l'uso di questa definizione, ma in quanto definizione, tale rimane
Ultima modifica di Mortacciis il Dom 10 Ago 2008, 22:42 - modificato 1 volta.
Re: Piccola indagine
ma lo usate anche nel linguaggio colloquiale?
tu dici "andiamo alla villa"??
tu dici "andiamo alla villa"??
Lilly- Moderatori
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Re: Piccola indagine
No, appunto, da noi si deve esser perso l'uso della definizione, andiamo a Villa Ormond, andiamo ai giardinetti, andiamo al parco...
Se mi dicono andiamo alla villa inizio a passar in rassegna gli amici granosi in comune che hanno la piscina in giardino per capire da chi andiamo ad invader la casa.
Però la definizione comunale dei giardini è proprio Villa Comunale.
Semplice terminologia. Dappertutto l'aspirina si chiama aspirina ma il vero nome è acido acetilsalicilico, stesso discorso
Se mi dicono andiamo alla villa inizio a passar in rassegna gli amici granosi in comune che hanno la piscina in giardino per capire da chi andiamo ad invader la casa.
Però la definizione comunale dei giardini è proprio Villa Comunale.
Semplice terminologia. Dappertutto l'aspirina si chiama aspirina ma il vero nome è acido acetilsalicilico, stesso discorso
Re: Piccola indagine
bene!!!!
ora ho capito!!!! bè chissà perchè qui invece è rimasta questa terminologia....
ora ho capito!!!! bè chissà perchè qui invece è rimasta questa terminologia....
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Re: Piccola indagine
Mortacciis ha scritto:No, appunto, da noi si deve esser perso l'uso della definizione, andiamo a Villa Ormond, andiamo ai giardinetti, andiamo al parco...
Se mi dicono andiamo alla villa inizio a passar in rassegna gli amici granosi in comune che hanno la piscina in giardino per capire da chi andiamo ad invader la casa.
Però la definizione comunale dei giardini è proprio Villa Comunale.
Semplice terminologia. Dappertutto l'aspirina si chiama aspirina ma il vero nome è acido acetilsalicilico, stesso discorso
A Sanremo se dici "andiamo alla villa" pensi alla casa di Gill in via val d'Olivi
Re: Piccola indagine
Hai colto la citazione
O al massimo andiamo alla villetta ma è un altro discorso ancora
O al massimo andiamo alla villetta ma è un altro discorso ancora
Re: Piccola indagine
quindi non mi sono sbagliata. Ma in tutto questo ho guadagnato qualcosa? Un jolly? E dai su via...
Re: Piccola indagine
Beh dai, abbiamo scoperto che in tutta italia si usa questo termine, ma in alcune zone si tratta ormai di terminologia specifica da altre invece è linguaggio di uso comune (comunale ghgh).
Interessante, non siamo ancora una lingua morta allora! Nonostante l'invadenza dell'inglese
Interessante, non siamo ancora una lingua morta allora! Nonostante l'invadenza dell'inglese
Re: Piccola indagine
dunque, ho chiesto a una ragazza calabrese e lei dice che da loro si usa dire andiamo alla villa per indicare la villa comunale, i giardini.
credo che anche in sicilia si usi dire andiamo alla villa, peccato che salvo non sta venendo più altrimenti potevamo chiedere a lui.
inoltre bisogna notare che in francese ville significa città e credo anche in spagnolo esista villa x dire città.
in italia non esiste villa x dire città ma esistono paesi come Villareia, Francavilla, Villalfonsina, Villafranca ecc.
forse come ha congetturato piro, i giardini si chiamano villa xchè appunto la villa è una grande casa con giardino, quindi il giardino è l'elemento peculiare di una villa.
io continuo ad indagare su altre zone geografiche in cui si usa dire andiamo alla villa. ad es. io non so se in abruzzo si dice ovunque.
credo che anche in sicilia si usi dire andiamo alla villa, peccato che salvo non sta venendo più altrimenti potevamo chiedere a lui.
inoltre bisogna notare che in francese ville significa città e credo anche in spagnolo esista villa x dire città.
in italia non esiste villa x dire città ma esistono paesi come Villareia, Francavilla, Villalfonsina, Villafranca ecc.
forse come ha congetturato piro, i giardini si chiamano villa xchè appunto la villa è una grande casa con giardino, quindi il giardino è l'elemento peculiare di una villa.
io continuo ad indagare su altre zone geografiche in cui si usa dire andiamo alla villa. ad es. io non so se in abruzzo si dice ovunque.
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Re: Piccola indagine
io concordo con iris. qui da noi quando si dice andiamo alla villa, si intende quella comunale ma capisco che la mia è una città piccola e poichè di villa comunale, ovvero i giardinetti, ce n'è solo una ci capiamo...ma forse in altre parti dell'italia nn è così.....a proposito di ciò, mi viene in mente un aneddoto: un giorno eravamo all'università e ho chiesto ad una mia collega di reggio calabria se avesse uan "mastica". noi per mastica intendiamo chewing gum. so che non è un termine corretto ma mi è uscito spontaneo. così lei si è girata verso di me e mi ha detto: cooosa'???? qst mia collega, in definitiva, chiama la chewing gum chewingomma.....e io mi sono sbellicata dalle risate!!!
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Re: Piccola indagine
La nascita del giardino pubblico
La problematica della progettazione del verde nel giardino di uso pubblico nasce in epoca relativamente tarda, quando comincia a maturare il concetto di servizio, in sostituzione dell’interesse sporadico delle iniziative filantropiche di carattere assistenziale. Anche i parchi e i giardini dei palazzi reali o delle ville signorili erano adibiti ad uso del pubblico in occasione di particolari festività o celebrazioni, come ad esempio la Reggia di Caserta nei giorni successivi alla Pasqua, ma si trattava di un uso pubblico a carattere eccezionale, che non comportava particolari riflessioni in fase di progettazione. La graduale trasformazione della funzione del giardino, da elemento di abbellimento scenografico di palazzio ville suburbane e di svago e ristoro per la nobiltà a servizio pubblico nasce nel clima illuminista. Il dibattito sulla progettazione dei giardini in cui si formula per la prima volta il concetto di “bellezza utile”, in contrapposizione con la ricercatezza estetica finalizzata allacelebrazione della “magnificenza dei re” si apre, in particolare, nelle pagine della rivista “Caffè” di Milano nel 1777, coinvolgendo Verri, Parini e Beccaria. Per “bellezza utile” si intende l'effetto estetico gradevole ottenuto attraverso la disposizione geometrica e l'accostamento coloristico di piante da coltura diverse in piantumazioni realizzateafini produttivi. Sempre nel clima di riformismo illuminista di fine Settecento si forma il concetto del giardino botanico, che raccoglie un ampio repertorio di specie vegetali a fini di sperimentazione di nuove specie e di didattica dell'arte del giardinaggio e della botanica. Nel 1774 infatti nasce a Vienna il primo orto botanico e nel 1812 a Londra sono già in fase di avanzato impianto i giardini botanici di Kew Gardens.
Dal giardino produttivo e dall'orto botanico si passa al concetto di giardino pubblico inteso come servizio per la salute e la ricreazione della comunità, in conseguenza del fenomeno di inurbamento connesso con la rivoluzione industriale che rende il verde elemento raro e prezioso.
Giardini e parchi pubblici, spesso in precedenza pertinenza di palazzi reali onobiliari, diventano quindi un elemento caratterizzante dello sviluppo urbanistico ottocentesco delle metropoli europee, quale fondale scenografico degli assi direttori o luogo di attrazione delle funzioni sociali e rappresentative della classe borghese emergente.
Nel Meridione il concetto del giardino pubblico si afferma dopo l'Unità, in sintonia con la politica urbanistica del nuovo Stato nazionale mirata all'espansione o alla ristrutturazione dei centri storici per adeguarli alle nuove esigenze indotte dal fenomeno dell'inurbamento, ed alla creazione delle sedi rappresentative dei nuovi centri di esercizio del potere o fornitura di servizi. Le cosiddette ville comunali aperte nel Tardo Ottocento o agli inizi del Novecento nelle province di Benevento e di Caserta vengono in maggioranza ubicate ai margini del centro storico, lungo gli assi principali di espansione del tessuto urbano, in quanto sono assenti, all'interno del tessuto edificato, giardini di pertinenza di palazzi nobiliari che, in altre zone d’Italia, vengono trasformati ad uso pubblico.
Stralcio preso in prestito da Flavia Belardelli
La problematica della progettazione del verde nel giardino di uso pubblico nasce in epoca relativamente tarda, quando comincia a maturare il concetto di servizio, in sostituzione dell’interesse sporadico delle iniziative filantropiche di carattere assistenziale. Anche i parchi e i giardini dei palazzi reali o delle ville signorili erano adibiti ad uso del pubblico in occasione di particolari festività o celebrazioni, come ad esempio la Reggia di Caserta nei giorni successivi alla Pasqua, ma si trattava di un uso pubblico a carattere eccezionale, che non comportava particolari riflessioni in fase di progettazione. La graduale trasformazione della funzione del giardino, da elemento di abbellimento scenografico di palazzio ville suburbane e di svago e ristoro per la nobiltà a servizio pubblico nasce nel clima illuminista. Il dibattito sulla progettazione dei giardini in cui si formula per la prima volta il concetto di “bellezza utile”, in contrapposizione con la ricercatezza estetica finalizzata allacelebrazione della “magnificenza dei re” si apre, in particolare, nelle pagine della rivista “Caffè” di Milano nel 1777, coinvolgendo Verri, Parini e Beccaria. Per “bellezza utile” si intende l'effetto estetico gradevole ottenuto attraverso la disposizione geometrica e l'accostamento coloristico di piante da coltura diverse in piantumazioni realizzateafini produttivi. Sempre nel clima di riformismo illuminista di fine Settecento si forma il concetto del giardino botanico, che raccoglie un ampio repertorio di specie vegetali a fini di sperimentazione di nuove specie e di didattica dell'arte del giardinaggio e della botanica. Nel 1774 infatti nasce a Vienna il primo orto botanico e nel 1812 a Londra sono già in fase di avanzato impianto i giardini botanici di Kew Gardens.
Dal giardino produttivo e dall'orto botanico si passa al concetto di giardino pubblico inteso come servizio per la salute e la ricreazione della comunità, in conseguenza del fenomeno di inurbamento connesso con la rivoluzione industriale che rende il verde elemento raro e prezioso.
Giardini e parchi pubblici, spesso in precedenza pertinenza di palazzi reali onobiliari, diventano quindi un elemento caratterizzante dello sviluppo urbanistico ottocentesco delle metropoli europee, quale fondale scenografico degli assi direttori o luogo di attrazione delle funzioni sociali e rappresentative della classe borghese emergente.
Nel Meridione il concetto del giardino pubblico si afferma dopo l'Unità, in sintonia con la politica urbanistica del nuovo Stato nazionale mirata all'espansione o alla ristrutturazione dei centri storici per adeguarli alle nuove esigenze indotte dal fenomeno dell'inurbamento, ed alla creazione delle sedi rappresentative dei nuovi centri di esercizio del potere o fornitura di servizi. Le cosiddette ville comunali aperte nel Tardo Ottocento o agli inizi del Novecento nelle province di Benevento e di Caserta vengono in maggioranza ubicate ai margini del centro storico, lungo gli assi principali di espansione del tessuto urbano, in quanto sono assenti, all'interno del tessuto edificato, giardini di pertinenza di palazzi nobiliari che, in altre zone d’Italia, vengono trasformati ad uso pubblico.
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Re: Piccola indagine
quindi la villa comunale così denominata viene dalla campania???
(grazie mortacis x questo articolo!!)
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