lo sport e la poesia;le poesie sul calcio di umberto Saba
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lo sport e la poesia;le poesie sul calcio di umberto Saba
ho sempre amato Saba,la sua purezza,la sua cordialità e convivialità,un poeta che somiglia a un amico.
LE cinque poesie sul gioco del calcio sono forse il suo vertice;un calcio semplice,di un pomeriggio di domenica in cui sognare in pace,sullo sfondo sempre gli echi di una guerra appena finita,e di una nazione che ricomincia a vivere.
La mia preferita è "fanciulli allo stadio"che parla di un gruppo di bambini che aspettano i loro idoli e da essi vengono ignorati;i vari superpagati divi del calcio dovrebbero imparare a memoria questo capolavoro.
"Goal",stupenda,struggente,parla di ciò che provoca la realizzazione di una rete,scopo finale del più bel gioco de mondo;la gioia dei segnatori e l'amarezza del portiere trafitto.E il nostro cuore si trafigge assieme al suo.
"squadra paesana"racconta invece l'ingresso in campo della triestina,e l'emozione che provoca nel poeta la vista di quei giovani felici e spensierati,che non hanno ancora visto il giorno i cui "le angosce imbiancheranno i loro capelli"
"Tre momenti"narra le fasi della partita,dall'inizio fino ai festeggiamenti;vi traspare l'amore che tramite i comuni idoli può unire nella gioia intere città.
"tredicesima partita",forse la più struggente,parla di uno sparuto gruppo di uomini che in un pomeriggio invernale resiste al freddo per vedere fino alla fine la partita dei loro beniamini,scaldandosi"solo di se stessi".
E' stato grazie a queste poesie che ho capito fino in fondo la gioia assurda e assoluta nel veder vincere la propria squadra,e tutta quella che credevo irrazionalità è invece solo uno dei tanti tipi di amore;per lo sport,per l'amicizia,per la convivialità,in fondo per il prossimo tutto.
1-FANCIULLI ALLO STADIO
Galletto
è alla voce il fanciullo; estrosi amori
con quella, e crucci, acutamente incide.
Ai confini del campo una bandiera
sventola solitaria su un muretto.
Su quello alzati, nei riposi, a gara
cari nomi lanciavano i fanciulli,
ad uno ad uno, come frecce. Vive
in me l'immagine lieta; a un ricordo
si sposa - a sera - dei miei giorni imberbi.
Odiosi di tanto eran superbi
passavano là sotto i calciatori.
Tutto vedevano, e non quegli acerbi.
----------------
2-GOAL
Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l'amara luce.
Il compagno in ginocchio che l'induce,
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.
La folla - unita ebbrezza - par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l'odio consuma e l'amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.
Presso la rete inviolata il portiere
- l'altro - è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasto sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa - egli dice - anch'io son parte.
-----------------------
3-SQUADRA PAESANA
Anch'io tra i molti vi saluto, rosso-
alabardati,
sputati
dalla terra natia, da tutto un popolo
amati.
Trepido seguo il vostro gioco.
Ignari
esprimete con quello antiche cose
meravigliose
sopra il verde tappeto, all'aria, ai chiari
soli d'inverno.
Le angoscie
che imbiancano i capelli all'improvviso,
sono da voi così lontane! La gloria
vi dà un sorriso
fugace: il meglio onde disponga. Abbracci
corrono tra di voi, gesti giulivi.
Giovani siete, per la madre vivi;
vi porta il vento a sua difesa. V'ama
anche per questo il poeta, dagli altri
diversamente - ugualmente commosso.
----------------------------
4-TRE MOMENTI
Di corsa usciti a mezzo il campo, date
prima il saluto alle tribune. Poi,
quello che nasce poi,
che all'altra parte rivolgete, a quella
che più nera si accalca, non è cosa
da dirsi, non è cosa ch'abbia un nome.
Il portiere su e giù cammina come
sentinella. Il pericolo
lontano è ancora.
Ma se in un nembo s'avvicina, oh allora
una giovane fiera si accovaccia
e all'erta spia.
Festa è nell'aria, festa in ogni via.
Se per poco, che importa?
Nessun'offesa varcava la porta,
s'incrociavano grida ch'eran razzi.
La vostra gloria, undici ragazzi,
come un fiume d'amore orna Trieste
---------------------
5-TREDICESIMA PARTITA
Sui gradini un manipolo sparuto
si riscaldava di se stesso.
E quando
- smisurata raggiera – il sole spense
dietro una casa il suo barbaglio, il campo
schiarì il presentimento della notte.
Correvano sue e giù le maglie rosse,
le maglie bianche, in una luce d’una
strana iridata trasparenza. Il vento
deviava il pallone, la Fortuna
si rimetteva agli occhi la benda.
Piaceva
essere così pochi intirizziti
uniti,
come ultimi uomini su un monte,
a guardare di là l’ultima gara.
LE cinque poesie sul gioco del calcio sono forse il suo vertice;un calcio semplice,di un pomeriggio di domenica in cui sognare in pace,sullo sfondo sempre gli echi di una guerra appena finita,e di una nazione che ricomincia a vivere.
La mia preferita è "fanciulli allo stadio"che parla di un gruppo di bambini che aspettano i loro idoli e da essi vengono ignorati;i vari superpagati divi del calcio dovrebbero imparare a memoria questo capolavoro.
"Goal",stupenda,struggente,parla di ciò che provoca la realizzazione di una rete,scopo finale del più bel gioco de mondo;la gioia dei segnatori e l'amarezza del portiere trafitto.E il nostro cuore si trafigge assieme al suo.
"squadra paesana"racconta invece l'ingresso in campo della triestina,e l'emozione che provoca nel poeta la vista di quei giovani felici e spensierati,che non hanno ancora visto il giorno i cui "le angosce imbiancheranno i loro capelli"
"Tre momenti"narra le fasi della partita,dall'inizio fino ai festeggiamenti;vi traspare l'amore che tramite i comuni idoli può unire nella gioia intere città.
"tredicesima partita",forse la più struggente,parla di uno sparuto gruppo di uomini che in un pomeriggio invernale resiste al freddo per vedere fino alla fine la partita dei loro beniamini,scaldandosi"solo di se stessi".
E' stato grazie a queste poesie che ho capito fino in fondo la gioia assurda e assoluta nel veder vincere la propria squadra,e tutta quella che credevo irrazionalità è invece solo uno dei tanti tipi di amore;per lo sport,per l'amicizia,per la convivialità,in fondo per il prossimo tutto.
1-FANCIULLI ALLO STADIO
Galletto
è alla voce il fanciullo; estrosi amori
con quella, e crucci, acutamente incide.
Ai confini del campo una bandiera
sventola solitaria su un muretto.
Su quello alzati, nei riposi, a gara
cari nomi lanciavano i fanciulli,
ad uno ad uno, come frecce. Vive
in me l'immagine lieta; a un ricordo
si sposa - a sera - dei miei giorni imberbi.
Odiosi di tanto eran superbi
passavano là sotto i calciatori.
Tutto vedevano, e non quegli acerbi.
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2-GOAL
Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l'amara luce.
Il compagno in ginocchio che l'induce,
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.
La folla - unita ebbrezza - par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l'odio consuma e l'amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.
Presso la rete inviolata il portiere
- l'altro - è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasto sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa - egli dice - anch'io son parte.
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3-SQUADRA PAESANA
Anch'io tra i molti vi saluto, rosso-
alabardati,
sputati
dalla terra natia, da tutto un popolo
amati.
Trepido seguo il vostro gioco.
Ignari
esprimete con quello antiche cose
meravigliose
sopra il verde tappeto, all'aria, ai chiari
soli d'inverno.
Le angoscie
che imbiancano i capelli all'improvviso,
sono da voi così lontane! La gloria
vi dà un sorriso
fugace: il meglio onde disponga. Abbracci
corrono tra di voi, gesti giulivi.
Giovani siete, per la madre vivi;
vi porta il vento a sua difesa. V'ama
anche per questo il poeta, dagli altri
diversamente - ugualmente commosso.
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4-TRE MOMENTI
Di corsa usciti a mezzo il campo, date
prima il saluto alle tribune. Poi,
quello che nasce poi,
che all'altra parte rivolgete, a quella
che più nera si accalca, non è cosa
da dirsi, non è cosa ch'abbia un nome.
Il portiere su e giù cammina come
sentinella. Il pericolo
lontano è ancora.
Ma se in un nembo s'avvicina, oh allora
una giovane fiera si accovaccia
e all'erta spia.
Festa è nell'aria, festa in ogni via.
Se per poco, che importa?
Nessun'offesa varcava la porta,
s'incrociavano grida ch'eran razzi.
La vostra gloria, undici ragazzi,
come un fiume d'amore orna Trieste
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5-TREDICESIMA PARTITA
Sui gradini un manipolo sparuto
si riscaldava di se stesso.
E quando
- smisurata raggiera – il sole spense
dietro una casa il suo barbaglio, il campo
schiarì il presentimento della notte.
Correvano sue e giù le maglie rosse,
le maglie bianche, in una luce d’una
strana iridata trasparenza. Il vento
deviava il pallone, la Fortuna
si rimetteva agli occhi la benda.
Piaceva
essere così pochi intirizziti
uniti,
come ultimi uomini su un monte,
a guardare di là l’ultima gara.
omar-
Numero di messaggi : 162
Età : 41
Località : pistoia
Data d'iscrizione : 31.08.08
Re: lo sport e la poesia;le poesie sul calcio di umberto Saba
dai omar, davvero complimenti!!! mi piace quello che scrivi qui!!
Lilly- Moderatori
-
Numero di messaggi : 1040
Età : 42
Località : sono abruzzese ma studio a Perugia
Umore : scherzoso, allegro e divertente
Data d'iscrizione : 02.04.08
Re: lo sport e la poesia;le poesie sul calcio di umberto Saba
troppo buona!ti ringrazio davvero lilly!
omar-
Numero di messaggi : 162
Età : 41
Località : pistoia
Data d'iscrizione : 31.08.08
Re: lo sport e la poesia;le poesie sul calcio di umberto Saba
si vede che ami molto lo sport
Lilly- Moderatori
-
Numero di messaggi : 1040
Età : 42
Località : sono abruzzese ma studio a Perugia
Umore : scherzoso, allegro e divertente
Data d'iscrizione : 02.04.08
Re: lo sport e la poesia;le poesie sul calcio di umberto Saba
moltissimo..e sai perchè?per la gioia pura che riesce a dare,e di come un pallone spinto in una porta(O i punti decisivi di ogni altro sport)facciano gioire a abbracciarsi tra loro migliaia di persone,molte delle quali sarebbero preda del mesto torpore quotidiano.
Io pratico sport più cha altro individuali,come l'escursionismo e il pugilato(solo allenamento senza combattere)Ma amo comunque lo sport tutto.
E poi da anche un gran messaggio pedagogico;nello sport,come nella vita,spesso si lotta e spesso si perde,ma purtroppo nella vita se arrivi secondo non ci sono pacche sulle spalle o medaglie d'argento.Nello sport si.Per questo mi piace;è migliore della vita.
Io pratico sport più cha altro individuali,come l'escursionismo e il pugilato(solo allenamento senza combattere)Ma amo comunque lo sport tutto.
E poi da anche un gran messaggio pedagogico;nello sport,come nella vita,spesso si lotta e spesso si perde,ma purtroppo nella vita se arrivi secondo non ci sono pacche sulle spalle o medaglie d'argento.Nello sport si.Per questo mi piace;è migliore della vita.
omar-
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