Il mondo che cambia
5 partecipanti
Pagina 1 di 1
Il mondo che cambia
La crescita economia asiatica proseguirà con un buon ritmo anche nei prossimi decenni, con l’economia indiana destinata a subire incrementi dell’ 8,5%, ben di più del 6,8% di crescita media predetto per la Cina, ma meno del 9,8% stimato per il Vietnam.
Questo è quanto emerge dal report recentemente pubblicato da Price Waterhouse Coopers, il quale prevede che entro il 2050 l’economia indiana sarà pari al 90% di quella statunitense, e che per la stessa data − secondo alcuni addirittura un decennio prima − l’economia cinese avrà superato quella a stelle e strisce.
Eppure, in questa situazione dove la Cina sembra, ancora una volta, far da padrona, sarà l’ India la piacevole sorpresa della galassia bancaria. Essa dovrebbe mantenere per i prossimi decenni un tasso di crescita più elevato di quello cinese in virtù della composizione sociale per classi di età, di un sistema democratico in grado di garantire regole certe, di una graduale apertura al sistema internazionale. E’ ritenuto inoltre molto più probabile che il livello medio della produttività e dell’istruzione degli indiani si possa mantenere ben al di sopra di quello della popolazione cinese. La Cina continuerà sì a crescere più velocemente dell’ India, ma questo solo per i prossimi cinque - o al massimo dieci - anni, mentre successivamente il gigante cinese dovrebbe rallentare per poi fermarsi quasi del tutto.
A proposito di Paesi emergenti, il Brasile entro il 2050 dovrebbe sorpassare il Giappone, mentre Russia, Messico e Indonesia hanno per PWC il potenziale per superare entro la stessa data Germania e Regno Unito.
Tuttavia, il paese dall’economia a maggior tasso di crescita dovrebbe essere il Vietnam, che ha un potenziale di incremento di almeno il 10% all’anno in termini reali, con l’opportunità di raggiungere il 70% dell’economia britannica entro il 2050.
Gli E7 - che, si ricorda, sono i quattro Paesi BRIC con la Turchia, l’ Indonesia e il Messico - scavalcheranno i sette grandi anche rispetto al credito domestico. Il dato, d’altronde, non sorprende: già ora le informazioni che provengono da Pechino ci rivelano che la Cina ha superato Germania e Gran Bretagna − due dei G7 insieme a Italia, Canada, Francia, Stati Uniti e Giappone − e che tra meno di un decennio il dragone avrà la meglio sul vicino territorio nipponico.
Sintetizzando dunque, l’universo bancario del 2050 sarà radicalmente differente rispetto all’attuale contesto. Le economie emergenti supereranno quelle di odierno riferimento, costringendoci forse ad aggiornare le stesse definizioni di “grande” ed “emergente”.
Secondo voi che impatto avrà ciò su di noi?
Questo è quanto emerge dal report recentemente pubblicato da Price Waterhouse Coopers, il quale prevede che entro il 2050 l’economia indiana sarà pari al 90% di quella statunitense, e che per la stessa data − secondo alcuni addirittura un decennio prima − l’economia cinese avrà superato quella a stelle e strisce.
Eppure, in questa situazione dove la Cina sembra, ancora una volta, far da padrona, sarà l’ India la piacevole sorpresa della galassia bancaria. Essa dovrebbe mantenere per i prossimi decenni un tasso di crescita più elevato di quello cinese in virtù della composizione sociale per classi di età, di un sistema democratico in grado di garantire regole certe, di una graduale apertura al sistema internazionale. E’ ritenuto inoltre molto più probabile che il livello medio della produttività e dell’istruzione degli indiani si possa mantenere ben al di sopra di quello della popolazione cinese. La Cina continuerà sì a crescere più velocemente dell’ India, ma questo solo per i prossimi cinque - o al massimo dieci - anni, mentre successivamente il gigante cinese dovrebbe rallentare per poi fermarsi quasi del tutto.
A proposito di Paesi emergenti, il Brasile entro il 2050 dovrebbe sorpassare il Giappone, mentre Russia, Messico e Indonesia hanno per PWC il potenziale per superare entro la stessa data Germania e Regno Unito.
Tuttavia, il paese dall’economia a maggior tasso di crescita dovrebbe essere il Vietnam, che ha un potenziale di incremento di almeno il 10% all’anno in termini reali, con l’opportunità di raggiungere il 70% dell’economia britannica entro il 2050.
Gli E7 - che, si ricorda, sono i quattro Paesi BRIC con la Turchia, l’ Indonesia e il Messico - scavalcheranno i sette grandi anche rispetto al credito domestico. Il dato, d’altronde, non sorprende: già ora le informazioni che provengono da Pechino ci rivelano che la Cina ha superato Germania e Gran Bretagna − due dei G7 insieme a Italia, Canada, Francia, Stati Uniti e Giappone − e che tra meno di un decennio il dragone avrà la meglio sul vicino territorio nipponico.
Sintetizzando dunque, l’universo bancario del 2050 sarà radicalmente differente rispetto all’attuale contesto. Le economie emergenti supereranno quelle di odierno riferimento, costringendoci forse ad aggiornare le stesse definizioni di “grande” ed “emergente”.
Secondo voi che impatto avrà ciò su di noi?
Re: Il mondo che cambia
A me francamente la cosa che mi spaventa è che questi paesi emergenti sono ancora messi molto male riguardo i diritti umani. Magari saranno anche grandi nell'economia, ma se la gente non può esprimersi liberamente la cosa è piuttosto grave. E ancora più grave è il fatto che nessuno dei paesi occidentali ha il coraggio di dirgli niente )come si è visto recentemente con la Cina) proprio per non compromettere le relazioni economiche. Questo comportamento mi fa alquanto schifo...
Ginger- Numero di messaggi : 290
Data d'iscrizione : 18.08.08
Re: Il mondo che cambia
io credo che al 2050 neanche ci arriveremo....
e lo dico perchè lo penso sul serio.
e lo dico perchè lo penso sul serio.
Lilly- Moderatori
-
Numero di messaggi : 1040
Età : 42
Località : sono abruzzese ma studio a Perugia
Umore : scherzoso, allegro e divertente
Data d'iscrizione : 02.04.08
Re: Il mondo che cambia
E dai lilly giuro che a volte mi sembri quei monaci-laici devoti che nel medioevo giravano le strade uraldo, pentitevi, la fine del mondo è vicina" o ricordati che devi morire.
ciacco-
Numero di messaggi : 505
Età : 53
Località : Firenze
Umore : sereno grazie
Data d'iscrizione : 10.04.08
Re: Il mondo che cambia
ahahahahahahah!!!!!!!
Lilly- Moderatori
-
Numero di messaggi : 1040
Età : 42
Località : sono abruzzese ma studio a Perugia
Umore : scherzoso, allegro e divertente
Data d'iscrizione : 02.04.08
Re: Il mondo che cambia
vabbè cmq dovendo rispondere seriamente io la penso più o meno come ginger, cioè sono un po' perplessa sullo sviluppo di questi paesi. La cina ad es. ha avuto una crescita davvero troppo rapida.
Lilly- Moderatori
-
Numero di messaggi : 1040
Età : 42
Località : sono abruzzese ma studio a Perugia
Umore : scherzoso, allegro e divertente
Data d'iscrizione : 02.04.08
Re: Il mondo che cambia
Ciao...scusami Ginger, ma secondo te, noi qui in Italia possiamo esprimerci? a volte sento tanto impalpabili questi "diritti umani", questa liberta d espressione... non trovate che le tv e i giornali sian censurati? o per meglio dire pilotati? qua solo sul web c è Libertà...certo in Cina neanche quello...comunque, non voglio sviare dal argomento, l Italia se la passa bene? abbiamo un debito pubblico pari ad un paese Africano, abbiam 4 regioni in mano a la malavita, la nostra classe imprenditoriale e i sindacati sembrano vecchi amici...per ora mi preoccuperei del Italia, e di trovare una degna classe politica che riesca a ristabilire le cose...e poi son solo previsioni. l Economia è teoria, astrazione...no?quindi pensiam a risollevere questo paese
Ruwan-
Numero di messaggi : 20
Età : 40
Località : Roma
Umore : E chi m'ammazza a me...
Data d'iscrizione : 20.09.08
Re: Il mondo che cambia
Sì sì lo so benissimo che in Italia non c'è libertà di espressione, però visto che Chiara ha fatto un post sui paesi emergenti io ho parlato di quelli. Non ha fatto un post sui problemi italiani...non trovate che le tv e i giornali sian censurati? o per meglio dire pilotati? qua solo sul web c è Libertà..
Ginger- Numero di messaggi : 290
Data d'iscrizione : 18.08.08
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|