il pregiudizio
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il pregiudizio
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Roberta-
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Re: il pregiudizio
Secondo me, il pregiudizio è una sorta di meccanismo di autodifesa inconscia.
Scatta appunto quando temiamo qualcosa anche a livello inconscio, è come se ci servisse ad allontanare il problema da noi.
Pregiudizio = parto prevenuta e quindi allontanando il problema credo di difendermi.
In realtà non so quanta strada si possa fare con i pregiudizi ( e io stessa non posso negare di non averne).
Forse per superarli, bisognerebbe andare un pò più a fondo in tutte le questioni, senza fermarsi alla superficialità.
Ma non è compito facile.
Scatta appunto quando temiamo qualcosa anche a livello inconscio, è come se ci servisse ad allontanare il problema da noi.
Pregiudizio = parto prevenuta e quindi allontanando il problema credo di difendermi.
In realtà non so quanta strada si possa fare con i pregiudizi ( e io stessa non posso negare di non averne).
Forse per superarli, bisognerebbe andare un pò più a fondo in tutte le questioni, senza fermarsi alla superficialità.
Ma non è compito facile.
Re: il pregiudizio
Come primo articolo non c'è male, ma siccome l'area people utilizza storie x capire concetti, cerchiamo di esemplificare qui: ci sono stati momenti in cui vi siete scontrati con il pregiudizio?
Re: il pregiudizio
sì, molte volte mi sn scontrata col pregiudizio: ad esempio, non conoscendo una persona la reputavo, a pelle, antipatica. po, una volta conosciuta scoprivo ke mi sbagliavo. di solito le credenze o meglio preconcetti ke avevo su quella persona venivano spazzati, nella maggior parte dei casi. c'erano volte in cui, invece, le credenze venivano confermate dai fatti. il fatto è uno solo: di solito, nella formazione degli stereotipi, la prima impressione è quella ke conta e questa va ad influenzare tutte quelle successive.
x ambra: ci sono strategie studiate nella psicologia sociale ke si adottano per monitorare e in certi casi eliminare gli stereotipi. uno di questi sono i distrattori mentali: ovvero la nostra attenzione viene fatta in modo che si concentri su stimoli dell'ambiente esterno e non + sui pensieri pregiudiziali.
x ambra: ci sono strategie studiate nella psicologia sociale ke si adottano per monitorare e in certi casi eliminare gli stereotipi. uno di questi sono i distrattori mentali: ovvero la nostra attenzione viene fatta in modo che si concentri su stimoli dell'ambiente esterno e non + sui pensieri pregiudiziali.
Roberta-
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Re: il pregiudizio
...scusate, sono un pò zuccona...
non mi era ben chiaro di partire da storie per arrivare al concetto.
Anche a me è successo più di una volta di dovermi ricredere dopo aver conosciuto meglio delle persone.
Ma è anche vero come dice Roberta (è bello perchè lei ci può spiegare bene i meccanismi) che le prime impressioni influenzano irreparabilmente quelle a seguire in bene e in male!
Grazie, Roberta per le delucidazioni sugli stereotipi.
non mi era ben chiaro di partire da storie per arrivare al concetto.
Anche a me è successo più di una volta di dovermi ricredere dopo aver conosciuto meglio delle persone.
Ma è anche vero come dice Roberta (è bello perchè lei ci può spiegare bene i meccanismi) che le prime impressioni influenzano irreparabilmente quelle a seguire in bene e in male!
Grazie, Roberta per le delucidazioni sugli stereotipi.
Re: il pregiudizio
ma di che ambra!!!! a me fa tanto piacere essere d'aiuto alle persone. avrei altre miliardi di cose da scrivere, ma se volete potete chiedermi voi....se avete qualche dubbio. Forse allora, riprendendo ciò ke hai appena detto tu ambra, cambierete anche idea su di me!
Roberta-
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Re: il pregiudizio
Roberta, guarda che io per quanto ti posso conoscere in rete, ovvio,
ho un' ottima opinione di te!
Non è che il fatto che la si pensi diversamente su alcune questioni, influisca negativamente per me.
Ogununo ha il suo modo di vedere le cose, ogni tanto è bello anche "discutere" (nei limiti, chiaro) e scambiarsi opinioni, no?
Vedi, non sono proprio partita con te con il pregiudizio, di cosa poi...?
ho un' ottima opinione di te!
Non è che il fatto che la si pensi diversamente su alcune questioni, influisca negativamente per me.
Ogununo ha il suo modo di vedere le cose, ogni tanto è bello anche "discutere" (nei limiti, chiaro) e scambiarsi opinioni, no?
Vedi, non sono proprio partita con te con il pregiudizio, di cosa poi...?
Re: il pregiudizio
Ambra ha scritto:Roberta, guarda che io per quanto ti posso conoscere in rete, ovvio,
ho un' ottima opinione di te!
Non è che il fatto che la si pensi diversamente su alcune questioni, influisca negativamente per me.
Ogununo ha il suo modo di vedere le cose, ogni tanto è bello anche "discutere" (nei limiti, chiaro) e scambiarsi opinioni, no?
Vedi, non sono proprio partita con te con il pregiudizio, di cosa poi...?
io mi riferivo al fatto che avevo suscitato un pò di polemiche con il post sui rom. parlavo di questo....comunque visto ke nn nutri pregiudizi su di me, non c'è nessuna prima impressione da modificare!
Roberta-
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Re: il pregiudizio
Credo i pregiudizi allontanino dalle persone, sono una scusa per non conoscerle davvero e portano a giudicare situazioni che non conosciamo.
Detto questo ho preso una delle più grandi cantonate a causa di un pregiudizio/prima-impressione sbagliata.
La prima volta che un mio compagno del liceo è entrato in aula, per chi lo conosce Francesco "Magi", pensavo fosse un teppista e tenevo le distanze, poi l'ho conosciuto e siamo diventati ottimi amici, era totalmente diverso da come l'avevo immaginato.
Detto questo ho preso una delle più grandi cantonate a causa di un pregiudizio/prima-impressione sbagliata.
La prima volta che un mio compagno del liceo è entrato in aula, per chi lo conosce Francesco "Magi", pensavo fosse un teppista e tenevo le distanze, poi l'ho conosciuto e siamo diventati ottimi amici, era totalmente diverso da come l'avevo immaginato.
Re: il pregiudizio
Il Magi teppista???? Per chi non lo conosce, questo ragazzo è una delle persone più serie e rigorose che sia mai esistita sulla faccia della terra, è un pezzo di pane di ragazzo oltre ad esser praticamente un GENIO diplomatosi con il max dei voti e ora laureato in medicina. Non per altro il suo soprannome Magi viene da magister o sbaglio? Cmq anche io ho avuto un pregiudizio nell'ambito della tua classe di liceo: credevo che Marco fosse gay, sarà che aveva i capelli lunghi e biondi. Poi ci ha provato con me a casa tua e mi sono ricreduta, fu un duedipicche storico!!!
Al di là di questo, concordo pienamente sul fatto che il pregiudizio impedisca di conoscere veramente una persona, anche a me è successo moltissime volte, sia in negativo che in positivo: esiste anche un pregiudizio al contrario, ovvero dare estrema fiducia e stima ad una persona che non ne merita ed essere talmente convinti delle proprie posizioni che non si modificano nemmeno a cazzottoni nei denti.
Comunque vi racconto una storia curiosa. Una mia compagna di università che ora è una delle mie più care amiche (per chi la conosce, la Giorgia) un giorno mi disse che quando mi conobbe le diedi l'idea di una "bauscia" perfettamente integrata nella vita milanese, indipendente, sicura di sè, allegra, e mi ha invidiata. Eppure lei è molto più forte di me e tante volte mi ha asciugato le lacrime
Al di là di questo, concordo pienamente sul fatto che il pregiudizio impedisca di conoscere veramente una persona, anche a me è successo moltissime volte, sia in negativo che in positivo: esiste anche un pregiudizio al contrario, ovvero dare estrema fiducia e stima ad una persona che non ne merita ed essere talmente convinti delle proprie posizioni che non si modificano nemmeno a cazzottoni nei denti.
Comunque vi racconto una storia curiosa. Una mia compagna di università che ora è una delle mie più care amiche (per chi la conosce, la Giorgia) un giorno mi disse che quando mi conobbe le diedi l'idea di una "bauscia" perfettamente integrata nella vita milanese, indipendente, sicura di sè, allegra, e mi ha invidiata. Eppure lei è molto più forte di me e tante volte mi ha asciugato le lacrime
Re: il pregiudizio
io spesso ho incontrato pregiudizi legati al modo di vestire, purtroppo mi sono resa tristemente conto che come ti poni in apparenza ti permette di interagire con un certo tipo di persone piuttosto che con un altro.
In passato mi vestivo sempre molto elegante perchè mi piaceva, a volte eccessivamente curata, le ragazze che incontravo pensavano sempre che fossi una persona che dava importanza all'apparenza, i ragazzi che attiravo erano sempre superficiali fighetti o tamarri in calore,nei casi peggiori per esempio mi ritrovai in una situazione in cui,all'epoca di usava, avevo le unghie ricostruite poi ero vestita in un certo modo sempre molto elegante, e mi ricordo che ci fu un qui pro quo con una ragazza, fatto sta che mi ritrovai in macchina con lei e un'altra mai vista prima, e le sentivo che sparlavano di me nella stessa macchina (loro erano sul sedile posteriore) e dicevano cose del tipo..ma hai visto le unghie ahah..e l'altra..ah si no perchè a me questo tipo di persona proprio non piace..ecc ecc
almeno su di me ha sempre funzionato così, non posso permettermi una scarpa col tacco che vengo subito etichettata come fighetta o peggio o persona che se la tira vuole farsi notare ecc, ho fatto una rinuncia in tal senso, per riuscire a esternare quella che sono davvero cioè una persona fondamentalmente alla mano, ma non trovo giusta questa cosa, è verp che l'abito in un certo senso fa il monaco, però qui si tratta di pregiudizi a mio avviso.
In passato mi vestivo sempre molto elegante perchè mi piaceva, a volte eccessivamente curata, le ragazze che incontravo pensavano sempre che fossi una persona che dava importanza all'apparenza, i ragazzi che attiravo erano sempre superficiali fighetti o tamarri in calore,nei casi peggiori per esempio mi ritrovai in una situazione in cui,all'epoca di usava, avevo le unghie ricostruite poi ero vestita in un certo modo sempre molto elegante, e mi ricordo che ci fu un qui pro quo con una ragazza, fatto sta che mi ritrovai in macchina con lei e un'altra mai vista prima, e le sentivo che sparlavano di me nella stessa macchina (loro erano sul sedile posteriore) e dicevano cose del tipo..ma hai visto le unghie ahah..e l'altra..ah si no perchè a me questo tipo di persona proprio non piace..ecc ecc
almeno su di me ha sempre funzionato così, non posso permettermi una scarpa col tacco che vengo subito etichettata come fighetta o peggio o persona che se la tira vuole farsi notare ecc, ho fatto una rinuncia in tal senso, per riuscire a esternare quella che sono davvero cioè una persona fondamentalmente alla mano, ma non trovo giusta questa cosa, è verp che l'abito in un certo senso fa il monaco, però qui si tratta di pregiudizi a mio avviso.
alphafarfallina- Moderatori
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Re: il pregiudizio
Sai Ale io ho imparato a fregarmene con il tempo. Ad esempio molte persone (tra cui miei carissimi amici) hanno avuto l'idea conoscendomi a prima vista che io sia una persona che se la vuole tirare, perchè sono molto curata nel vestire (anche se tu mi conosci, non sono il tipo da minigonna super inguinale e tacco a spillo) e perchè mi piace esternar le mie emozioni, parlare di me, quindi vengo spesso presa come una persona auto-referenziale, che vuole mettersi in mostra. Ma quello che con il tempo mi sono domandata è: perchè devo fingere di essere ciò che non sono? Forse l'unico modo x sfatare il pregiudizio è essere naturali. Può sembrare banale, ma in fondo è così. Perchè se ti preoccupi continuamente di ciò che li altri possono dire o pensare vivi con un palo nel c... (scusa l'eleganza) e non ne esci più. Senza andare troppo lontane: sai quante me ne sono tirata dietro x via della situazione con Beppe? Sia quando eravamo amici che quando la cosa si è evoluta. Eppure le persone che conoscono la situazione sanno quanto bene ci volevamo (e forse ce ne vogliamo ancora) e questo basta!
Re: il pregiudizio
ambra, quello di cui parli tu si chiama errore fondamentale di attribuzione in psicologia sociale. ovvero inferire i gtratti in base ad un comprotamento osservato. questo alle volte, credimi, è inevitabile. tutti ci incappano anche coloro che hanno un livello basso di pregiudizio. al di là di ciò sono completamente d'accordo con chiara, alla fine le persone ti criticheranno sempre e comunque. anche io col tempo ho imparato a fregarmene perchè anche io sono una che tiene all'abbigliamento ma nn per apparire quanto perchè è una cosa che mi piace curare poichè sono fatta così e poco mi importa di ciò che la gente dice. è chiaro che certe volte ci si può restare male quando qualcuno ci giudica pesantemente, ma sta a vedere che peso diamo alle persone che ci giudicano in malo modo. se io sono affezionata a d una persona è chiaro che quando essa parla male di me ci rimango malissimo, la stessa cosa può essere detta da un conoscente ma alle sue parole non dò un minimo peso! però, mi sembra strano che una persona che ci conosce bene possa sparlare di noi....vuol dire che non ci conosce affatto e che di noi nn ha capito proprio nulla! l'importante è essere se stessi. sempre.
Roberta-
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Re: il pregiudizio
Chiara ha scritto:Sai Ale io ho imparato a fregarmene con il tempo. Ad esempio molte persone (tra cui miei carissimi amici) hanno avuto l'idea conoscendomi a prima vista che io sia una persona che se la vuole tirare, perchè sono molto curata nel vestire (anche se tu mi conosci, non sono il tipo da minigonna super inguinale e tacco a spillo) e perchè mi piace esternar le mie emozioni, parlare di me, quindi vengo spesso presa come una persona auto-referenziale, che vuole mettersi in mostra. Ma quello che con il tempo mi sono domandata è: perchè devo fingere di essere ciò che non sono? Forse l'unico modo x sfatare il pregiudizio è essere naturali. Può sembrare banale, ma in fondo è così. Perchè se ti preoccupi continuamente di ciò che li altri possono dire o pensare vivi con un palo nel c... (scusa l'eleganza) e non ne esci più. Senza andare troppo lontane: sai quante me ne sono tirata dietro x via della situazione con Beppe? Sia quando eravamo amici che quando la cosa si è evoluta. Eppure le persone che conoscono la situazione sanno quanto bene ci volevamo (e forse ce ne vogliamo ancora) e questo basta!
ormai non si tratta più di finzione, mi sento così e mi trovo bene così, ho cambiato gusti e pensieri, ritagliando qualche cosa di più personale o quasi...cmq sarò sempre trasformista e quello che mi piace oggi domani potrebbe non piacermi più, seguendo gli entusiasmi del momento...perchè dici che è un difetto essere auto referenziali? alla fine meglio raccontare quello che si può dire in prima persona che raccontare cose di altri o parlare per luoghi comuni, almeno parlando di se stessi si ha certezza di dire qualche cosa di sensato, dal momento che sai esattamente che cosa vuoi esprimere, e gli altri possono apprendere in modo diretto e farsi la loro idea.
Non so a cosa ti riferisci riguardo a beppe, se a pregiudizi per l'età, la nazionalità,l'estrazione o pregiudizi per la vostra vicenda...nel primo caso ve beh che te lo dico a fare..nel secondo caso secondo me si è trattato di un eccesso di spirito di protezione vedendoti soffrire tanto
alphafarfallina- Moderatori
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Re: il pregiudizio
Mi riferisco anche a prima che iniziasse la storia quando non c'era nulla fra noi, andavamo ad esempio in giro o in pizzeria, e tutti malignavano. è normale pensare che una situazione del genere possa esser negativa ma la cosa fastidiosa sono quelli che devono cercare del torbido in una situazione che ha portato sì dolore, ma anche tante cose belle
Re: il pregiudizio
cito da Franco Prina (professore di sociologia della devianza presso la facoltà di scienze politiche di torino), Devianza e politiche di controllo:
Il concetto di pregiudizio, il cui significato etimologico è "giudizio precedente all'esperienza o in assenza di dati empirici", si è andato connotando di una "valenza emozionale di favore o sfavorevole", fino a raggiungere a "considerare in modo ingiustificatamente sfavorevole le persone che appartengono a un determinato gruppo sociale". Il pregiudizio "si struttura e cerca di allontanare giustificazioni in quel sentimento di co-appartenenza che accomuna chi concordi sulla necessità di respingere fenomeni minacciosi".
Rientra in questa dimensione processuale la considerazione del nesso tra pregiudizio e razzismo, che si fonda su rappresentazioni dell'altro che esaltano all'estremo l'ingroup (gruppo di appartenenza), a scapito dell'outgroup e amplificano le differenze, fino ad alimentare o giustificare atteggiamenti discriminatori.
dunque questa citazione di questo libro è la mia risposta al tema, il ragionare per categorie fa parte della mente umana... il categorizzare senza conoscere anche... volenti o nolenti tutti abbiamo dei pregiudizu, che, purtroppo, fanno parte di noi. ciò che fa la differenza , credo, è la capacità delle persone di voler toccare con mano quelle realtà e cercare di scampare alle categorizzazioni.
Un esempio, posso dirlo, la mia tesi sul tema del carcere... ho cercato per una volta di dare voce a chi lo viveva il carcere, appunto, ai carcerati: ne ho intervistati dieci, ogni intervista più o meno di un'ora... un totale di dieci ore a parlare con della gente considerata la feccia della società. Ovviamente anche io, prima di avventurarmi in questa esperienza ero timorosa... della serie chissà che mi capita.... il risultato? persone estremamente gentili e disponibili, che mi hanno parlato di sè senza timori e senza veli, persone che hanno ammesso i loro sbagli. Diciamo che ho un pochino rotto il pregiudizio e la categorizzazione che avevo su di loro. sicuramente la mia tesi è servita soprattutto a me, per avermi fatto capire che prima di parlare bisogna soprattutto conoscere. prima di giudicare, bisogna considerare migliaia di fattori. la cosa è ovviamente difficile, ma preferisco questo sforzo al preconcetto di volermi distinguere dagli "altri", chiunque essi siano. a volte ci riesco, altre no. Comunque sia ci provo (chi mi conosce per davvero sa che nn dico balle )
Il concetto di pregiudizio, il cui significato etimologico è "giudizio precedente all'esperienza o in assenza di dati empirici", si è andato connotando di una "valenza emozionale di favore o sfavorevole", fino a raggiungere a "considerare in modo ingiustificatamente sfavorevole le persone che appartengono a un determinato gruppo sociale". Il pregiudizio "si struttura e cerca di allontanare giustificazioni in quel sentimento di co-appartenenza che accomuna chi concordi sulla necessità di respingere fenomeni minacciosi".
Rientra in questa dimensione processuale la considerazione del nesso tra pregiudizio e razzismo, che si fonda su rappresentazioni dell'altro che esaltano all'estremo l'ingroup (gruppo di appartenenza), a scapito dell'outgroup e amplificano le differenze, fino ad alimentare o giustificare atteggiamenti discriminatori.
dunque questa citazione di questo libro è la mia risposta al tema, il ragionare per categorie fa parte della mente umana... il categorizzare senza conoscere anche... volenti o nolenti tutti abbiamo dei pregiudizu, che, purtroppo, fanno parte di noi. ciò che fa la differenza , credo, è la capacità delle persone di voler toccare con mano quelle realtà e cercare di scampare alle categorizzazioni.
Un esempio, posso dirlo, la mia tesi sul tema del carcere... ho cercato per una volta di dare voce a chi lo viveva il carcere, appunto, ai carcerati: ne ho intervistati dieci, ogni intervista più o meno di un'ora... un totale di dieci ore a parlare con della gente considerata la feccia della società. Ovviamente anche io, prima di avventurarmi in questa esperienza ero timorosa... della serie chissà che mi capita.... il risultato? persone estremamente gentili e disponibili, che mi hanno parlato di sè senza timori e senza veli, persone che hanno ammesso i loro sbagli. Diciamo che ho un pochino rotto il pregiudizio e la categorizzazione che avevo su di loro. sicuramente la mia tesi è servita soprattutto a me, per avermi fatto capire che prima di parlare bisogna soprattutto conoscere. prima di giudicare, bisogna considerare migliaia di fattori. la cosa è ovviamente difficile, ma preferisco questo sforzo al preconcetto di volermi distinguere dagli "altri", chiunque essi siano. a volte ci riesco, altre no. Comunque sia ci provo (chi mi conosce per davvero sa che nn dico balle )
Re: il pregiudizio
Quello che la sociologia e la psicologia insegnano è che il pregiudizio è una reazione mentale dalla quale non si può sfuggire poichè ha il compito di ridurre la complessità del mondo. E, come lo dice la parola stessa, è qualcosa che anticipa il giudizio, una sorta di base cognitiva, che però non deve diventare una gabbia ma deve essere sensibile a modifica...
Re: il pregiudizio
Chiara ha scritto:Quello che la sociologia e la psicologia insegnano è che il pregiudizio è una reazione mentale dalla quale non si può sfuggire poichè ha il compito di ridurre la complessità del mondo. E, come lo dice la parola stessa, è qualcosa che anticipa il giudizio, una sorta di base cognitiva, che però non deve diventare una gabbia ma deve essere sensibile a modifica...
ovviamente, ma la modifica del pregiudizio può avvenire solo con la conoscenza diretta e concreta. forse così ne esci fuori (forse)
Re: il pregiudizio
Con la conoscenza concreta e con l'esperienza diretta. Non deve essere solo fruizione passiva di informazione, ma anche azione a mio avviso!
Re: il pregiudizio
bè conoscere concretamente vuol dire anche agire, secondo me. stare con un immigrato per esempio e condividere con lui la sua situazione di clandestinità è anche azione.
conoscere una situazione come la intendo io non significa parlare e basta con una persona, ma condividere le esperienze e la sua vita.
ripeto a volte ci riesco, a volte no. perlomeno ci provo.
conoscere una situazione come la intendo io non significa parlare e basta con una persona, ma condividere le esperienze e la sua vita.
ripeto a volte ci riesco, a volte no. perlomeno ci provo.
Re: il pregiudizio
è comunque difficile, interagire con persone che hanno problemi a volte non fa altro che rafforzarti gli stereotipi. è che forse bisognerebbe uscire anche dallo stereotipo del poverello buono, passivo... perchè per esperienza non è mai stato così, ma considerarlo persona con pregi e difetti, sbagli compresi. forse così se ne può uscire, non so.
Re: il pregiudizio
Pensare alle persone come persone e non come insieme di suggestioni sociali. Questa è la cosa più dura perchè ciascuno è figlio del proprio background. Ma ci si prova, pian piano ... O ci si è provato un tempo. Una persona dovrebbe essere consapevole delle proprie origini e della propria provenienza (sociale culturale economica) ma non considerarla come una barriera verso tutto ciò che c'è al di fuori, ma come un ponte, un'opportunità
Re: il pregiudizio
OT. ma chiara stai lavorando oggi? mi rispondi all'istante... pare msn....
In Topic: cmq si i fattori che portano una persona a sbagliare o a fare la cosa giusta sono molteplici, se ne potrebbe parlare ore su questo discorso. per questo prima di "giudicare" le persone, forse bisognerebbe cercare di vedere al di là delle apparenze, per quanto difficile possa essere.
In Topic: cmq si i fattori che portano una persona a sbagliare o a fare la cosa giusta sono molteplici, se ne potrebbe parlare ore su questo discorso. per questo prima di "giudicare" le persone, forse bisognerebbe cercare di vedere al di là delle apparenze, per quanto difficile possa essere.
Re: il pregiudizio
Si sto lavorando però mi sto occupando dell'editing degli articoli già fatti e non della stesura, quindi tengo d'occhio il forum fra un pezzo e l'altro. Stamattina è easy. Dopo pranzo invece dovrò scrivereeee quindi mi collegherò nei 2 min di pausa fra un articolo e l'altro come faccio di solito!
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